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Finarte: record d’asta per i due dipinti antichi di Elisabetta Sirani. Un risultato che riporta in “pole position” la storica casa d’asta

Finarte Casa d’Aste si aggiudica il “record price” per l’artista Elisabetta Sirani. I due dipinti in catalogo stimati 120.000-180.000 € sono stati venduti in asta alla cifra di € 492.090

Finarte: record d’asta per i due dipinti antichi di Elisabetta Sirani. Un risultato che riporta in “pole position” la storica casa d’asta

Con questa brillante vendita il dipartimento di Dipinti e Disegni Antichi di Finarte supera il 100% del valore delle riserve dell’asta, affermando il trend positivo già ottenuto nel 2023 e torna a pole position tra le case d’aste italiane.

I due capolavori, provengono dalla collezione del letterato Carlo Cesare Malvasia, celebre storiografo bolognese, autore della Felsina pittrice, Vite de’ pittori bolognesi, edita nel 1678, e sono una rara testimonianza del talento della pittrice nel Seicento che nonostante la morte prematura (aveva solo 27 anni) riuscì a conquistare fama e ricchezza pari a quelle dei suoi colleghi uomini.

Finarte opere Elisabetta Sirani

La loro storia collezionistica

Al passaggio della collezione Malvasia al successivo erede, Cornelio Gaetano, ma alla sua morte avvenuta nel 1718, l’intera quadreria fu smembrata e venduta a diversi collezionisti e mercanti europei. I dipinti tornaro sul mercato antiquario inglese, dove furono acquistati nel 1972 da un collezionista privato bolognese, nella collezione dei cui eredi si trovano tutt’oggi. Tutti i quadri della serie rappresentano figure allegoriche puntualmente derivate dall‘Iconologia di Cesare Ripa, testo a cui Elisabetta poteva facilmente attingere, essendo presente nella biblioteca del padre, Giovanni Andrea Sirani (Bologna 1610 – 1670), noto pittore allievo e collaboratore di Guido Reni. I dipinti sono citati anche nel diario di lavoro della pittrice, la Nota delle pitture fatte da me Elisabetta Sirani, all’anno 1657, data che infatti si legge sotto la firma nel quadro raffigurante l‘Allegoria della Liberalità. Fu proprio Malvasia a pubblicare, nel 1678, il testo di Elisabetta e forse in quell’occasione il padre Giovanni Andrea donò allo storiografo le sette tele che costituivano la serie ispirata all‘Iconologia di Ripa.

I due dipinti venduti in asta sono gli unici esemplari fruibili della serie e di eccezionale rarità e importanza non solo nella produzione pittorica di Elisabetta Sirani, e rappresentano la testimonianza della storia del collezionismo e del gusto della Bologna barocca. Con questa brillante vendita il dipartimento di Dipinti e Disegni Antichi di Finarte supera il 100% del valore delle riserve dell’asta, affermando il trend positivo già ottenuto nel 2023.

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