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Finanza verde: la Bei raggiunge il record e progetta nuovi investimenti per elettrico, acciaio e solare

EIB - European Investment Bank

Lo scopo forse non è di smentire le critiche sugli investimenti pubblici per le politiche climatiche, ma la BEI nel 2023 ha investito 49 miliardi di euro a favore della finanza verde. Nel 2022 erano stati 38 e quindi, nel mirino delle Nazioni Unite per la scarsa spesa pubblica a favore del pianeta, ci sta stretta. Ancora alla Cop28 di Dubai in particolare i paesi in via di sviluppo avevano lamentato la ristrettezza della spesa degli Stati.

La Banca degli investimenti dell’Ue che ha tra le sue finalità anche quella di sostenere lo sviluppo sostenibile, ha presentato il bilancio 2023, nel quale la quota di investimenti per la transizione energetica risulta in crescita. Ha firmato finanziamenti per 88 miliardi di euro su oltre 900 progetti. I 49 miliardi per le operazioni green sono un record e oltre 21 miliardi sono stati destinati a promuovere la sicurezza energetica.

I progetti finanziati sono di impatto in settori strategici, come infrastrutture di trasporto e mobilità urbana, energia e risorse idriche, digitalizzazione, nuove tecnologie, innovazione,  sostegno alle pmi.

“Il Gruppo Bei sta realizzando le priorità dell’Unione europea in tutto il continente” ha spiegato la presidente Nadia Calviño.Le risorse finanziarie stanno facendo crescere “l a competitività  e la leadership dell’Ue nelle tecnologie verdi, contribuendo a garantire un futuro più sicuro ai cittadini dell’intera l’Unione e del resto del mondo”. Dichiarazioni ottimistiche nonostante  le ombre che si addensano per quest’anno sugli obiettivi del Green Deal.

Il 2024 anno di verifica

Molti analisti sono convinti che i traguardi di sostenibilità occuperanno grande spazio nella campagna elettorale per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Le tensioni sono palpabili in questi giorni per le proteste degli agricoltori contro le politiche che scaturiscono dalla strategia verde in campo dal 2019.

Dal 2021 la Bei ha mobilitato 349 miliardi di investimenti verdi e dice di essere sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di 1.000 miliardi di euro di finanziamenti green entro la fine del decennio. “Sappiamo  che le sfide che ci attendono richiedono uno sforzo di gran lunga maggiore, e noi possiamo aiutare l’Europa a compierlo – ha detto Calviño”. Inoltre sarebbero pronti a partire nuovi progetti per le stazioni di ricarica elettriche nelle ferrovie, sostegni alla produzione di acciaio verde ed energia solare. I paesi interessati sono Svezia, Romania, Italia, Spagna, Francia, Polonia, Lituania e Bulgaria.

Ma il 2024 sarà un anno importante per la definizione di una più strutturata dimensione esterna del Green Deal ha scritto l’Istituto Affari Internazionali, il think tank fondato da Altiero Spinelli. A partire, in particolare, dalla riconfigurazione dei flussi energetici che ha restituito una maggiore centralità al Mediterraneo. L’Europa gioca la sua partita ma i giocatori non sono tutti rispettosi delle direttive. In questi anni molti hanno preferito giocare in proprio minando alla radice il più grande programma di rigenerazione economica dopo la guerra.

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