Abbiamo aspettato tanto, ma forse ne è valsa la pena. La prima giornata di campionato (che poi di fatto è la seconda ol a terza dopo il sorprendente pareggio d’inizio tra Milan e Lazio e dopo la vittoria per 3 a 1 del Napoli a Cesena) promette di regalarci un weekend ricco di passione, emozioni e tanta, tanta suspence. Ci sarebbero tanti temi da analizzare, ma tra tutti spicca sicuramente quello relativo ai debutti. Da Luis Enrique a Gian Piero Gasperini, da Devis Mangia al neopromosso Novara, le prime volte sono davvero tante. Il gradino più alto del podio (d’emozioni s’intende) lo prenderà la Juventus, che vivrà due debutti da batticuore: Antonio Conte, che si siederà per la prima volta sulla panchina bianconera da allenatore e il nuovo stadio, che dopo l’appassionante cerimonia d’inaugurazione di giovedì scorso, vivrà tra le sue mura la prima partita ufficiale (domenica alle 12.30). Toccherà al Parma il ruolo di ospite, e tutti in Corso Galileo Ferraris si augurano che i gialloblù non vengano a rovinare la festa. Già, perché la Juve ha maledettamente bisogno di partire bene, per celebrare al meglio il nuovo stadio certo, ma soprattutto per dare una risposta ai tanti dubbi che aleggiano sulla Vecchia Signora. Le stelle che giovedì sera hanno calcato il prato dello “Juventus Stadium” (per ora si chiama così, in attesa dell’arrivo di uno sponsor) hanno ricordato al mondo che cos’è la Juve. Adesso però, bisogna vedere se anche i nuovi avranno recepito il messaggio, o più semplicemente se saranno in grado di portare sulle spalle il peso di una maglia mai così pesante. Il Parma invece verrà a Torino senza nulla da perdere e con un Giovinco in più, ecco perché la sfida si annuncia molto interessante.
Una volta terminato il “lunch match”, sarà il momento dell’abbuffata pomeridiana. La gara clou delle 15.00 si giocherà all’Olimpico di Roma, dove i giallorossi riceveranno il Cagliari di Ficcadenti. La partita non è di cartello, ma le polemiche che hanno letteralmente sconvolto la città nei giorni scorsi, la rendono davvero stuzzicante. L’Olimpico ha già vissuto la prima batosta stagionale con l’eliminazione dall’Europa League, notte coincisa con i primi (assordanti) fischi a Luis Enrique. Ecco perché il tecnico spagnolo, nonostante le rassicurazioni di DiBenedetto e Sabatini, non può più sbagliare: un passo falso contro il Cagliari lo metterebbe ancor più sulla graticola.
Il resto del pomeriggio sarà all’insegna delle province, ma non per questo meno interessante. La Fiorentina di Mihajlovic riceverà all’Artemio Franchi il Bologna, per quello che da sempre viene chiamato “Il derby dell’Appennino”. La rivalità tra le due squadre è tanta, motivo in più per cui i viola non dovranno sbagliare. La campagna acquisti ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi fiorentini, quella cessioni ha fatto lo stesso nello spogliatoio. Tutti sanno che Montolivo e Gilardino avrebbero volentieri cambiato aria, dunque c’è curiosità per capire come il Franchi accoglierà i due “traditori”.
Promette spettacolo anche l’Udinese di Guidolin, di scena al “Via del Mare” di Lecce. Sulla carta i friulani sono favoriti, perché hanno un tasso tecnico maggiore e perché giocare in trasferta esalta maggiormente le caratteristiche di Totò Di Natale. Il 3 aprile scorso però, i bianconeri subirono una delle peggiori sconfitte della stagione proprio al “Via del Mare” (2 – 0, doppietta di Bertolacci). Dunque, Udinese avvisata.
Bella partita promette di essere anche quella del “Ferraris”, dove il Genoa riceverà la neopromossa Atalanta. Favoriti i rossoblu, che hanno cambiato molto e vogliono riscattare la stagione scorsa, fatta più di ombre che di luci. I nerazzurri però, alla luce dei 6 punti di penalizzazione inflitti in seguito allo scandalo scommesse, non possono fare calcoli e andranno in Liguria cercando il bottino pieno.
Attenzione anche a Catania – Siena e Chievo – Novara, primi step di una lotta salvezza che si annuncia competitiva come non mai. Il gran finale invece andrà in scena al “Barbera” di Palermo, dove i rosanero sfideranno l’Inter per il primo posticipo della stagione. Anche qui, preponderante il tema dei debuttanti: tutte le telecamere saranno puntate su Gian Piero Gasperini, Diego Forlan e Mauro Zarate, le grandi novità di casa nerazzurra. Anche sul fronte Palermo però, ci sarà molta curiosità su Devis Mangia, tecnico catapultato dalla primavera rosanero alla prima squadra. L’Inter è favorita d’obbligo, ma il “Barbera” è un terreno difficile per tutti. Quasi impossibile fare pronostici, per questa partita come per tutte le altre. Perché il nostro campionato forse non sarà più il migliore del mondo, ma di certo è il più equilibrato e ricco di sorprese di tutti. Non resta che andare allo stadio o sedersi in poltrona per godersi lo spettacolo.