La buona notizia arriva da oltre Atlantico: il tasso di disoccupazione è sceso a sorpresa in America all’8,6% dal 9% del mese precedente. I dati di novembre evidenziano la creazione di 120mila nuovi posti di lavoro, sostanzialmente in linea con le previsioni degli economisti (125mila). La disoccupazione era prevista stabile al 9%.
A questo si aggiunge il clima più sereno sul fronte dei titoli di Stato. Il rendimento del Btp decennale chiude al 6,58 % (-19 punti base) e lo spread con il Bund tedesco, già ristretto a 426 punti base, chiude a 440 pb. Successo “storico” in giornata per l’asta dei titoli belgi. L’euro è scambiato a 1,349, in lieve rialzo rispetto alla chiusura di ieri sera.
Tutto questo si traduce in un finale di settimana in rosa: a Milano l’indice FtseMib, pur in calo rispetto ai massimi (superiori al 2%) chiude a +1,52% a quota 15.476 punti. Le Borse di Parigi e di Londra avanzano dell’1,02%, Francoforte segna +0,74.
In Europa i titoli migliori sono stati quelli di banche (Stoxx del settore +3,8%), assicurazioni (+2,9%) e dell’industria dell’auto (+2,8%).
A Milano Unicredit corre in rialzo del 3,05%, Intesa +3,91%, Pop Emilia +5,44%, MontePaschi addirittura +8,02%. Mediolanum sale del 2,48%.
Fra le assicurazioni, Fondiaria-Sai dopo aver segnato +10%, ridimensiona il rialzo a +5,03%. Cauta Generali +1%, mentre guadagnano Milano Assicurazioni +4,4% e Unipol +3,8%.
Ottimo andamento anche per i titoli dell’auto: Fiat sale del 2,65%, Fiat Industrial -0,02%, Pirelli +0,14%.
Chiude in negativo la prima volta di Finmeccanica -1,58% dell’era Orsi dopo una seduta travagliata fra variazioni positive e negative. Sul titolo pesa il downgrade di Hsbc che ha tagliato il target price a 3,1 euro da 3,5 euro.
StM sale dell’1,33%, Prysmian dello 0,40%.
In calo Diasorin -0,8%, declassata da Morgan Stanley.
Tra i titoli minori si mette in mostra Engineering +7,7% sulle voci di un interesse da parte delle banche e fondi di private equity.
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