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Fim-Cisl su accordi in Fca: 2.700 posti fissi in più nel 2015 e produzione +66%

Report di Fim-Cisl sugli accordi sindacali in Fca – Melfi ha trainato la crescita della produzione – Bentivogli (Fim Cisl): “In un clima di speculazioni finanziaria è importante che chi non ha perso la bussola continui a scoraggiare chi distrugge ricchezza e a valorizzare chi la produce con l’ingegno e la fatica di decine di migliaia di lavoratori”.

Fim-Cisl su accordi in Fca: 2.700 posti fissi in più nel 2015 e produzione +66%

L’anno scorso la produzione di Fca in Italia è cresciuta di oltre il 66%, a quota 666.694 automobili, e se si considerano anche i veicoli commerciali l’incremento è pari al 46,9% (a 927.494 unità). Nello stesso periodo i nuovi occupati stabilizzati in Fca sono stati 2.705. E’ quanto emerge da un’analisi di Fim-Cisl. 

Il segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, definisce il 2015 “un anno di svolta per Fca dopo un periodo di forte crisi del settore. Il 2015 è stato caratterizzato da una forte crescita dei volumi, un incremento occupazionale stabile e un consistente calo della Cassa integrazione dal 30% del 2013 (pari a circa 32 milioni di Cig) a circa il 10% del 2015”. Le nuove assunzioni, indica il sindacato, “rappresentano il risultato concreto di una vera politica industriale attuata in Fca, che servirebbe per il rilancio di tutto il sistema industriale del nostro Paese”.

I dati sulla produzione di Fca “evidenziano senza alcun dubbio che le scelte sindacali di questi anni hanno garantito il futuro di un settore fondamentale e trainante – ha detto il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli che ha aggiunto : “La nostra azione ha consentito di dare prospettive occupazionali e di reddito a migliaia di lavoratori occupati negli stabilimenti Fca e a tutto l’indotto. Dopo Pomigliano, Melfi, Grugliasco, Sevel tocca a Cassino e Mirafiori. La ripresa dell’economia italiana è dovuta per quasi la metà al settore automotive, in particolare al successo di prodotti pensati e prodotti in Italia e venduti in tutto il mondo come 500x e Renegade. In un clima di speculazione finanziaria è importante che chi non ha perso la bussola continui a scoraggiare chi distrugge ricchezza e a valorizzare chi la produce con l’ingegno e la fatica di decine di migliaia di lavoratori”.

Quanto ai diversi siti produttivi di Fca nel nostro Paese, Melfi ha trainato la crescita della produzione. Nello stabilimento lucano, che produce Jeep Renegade, 500X e Punto, è stato registrato un aumento del 217% della produzione sul 2014 a oltre 390mila unità, mentre è molto più contenuto l’incremento di Pomigliano d’Arco (+9,4% a 177.026), dove, secondo Fim-Cisl, “il 2016 si apre con una richiesta aggiuntiva di straordinario per un’impennata negli ordini della Panda. Una crescita lontana comunque dai 270mila ipotizzati nel 2010 per la piena occupazione”. 

Per il sindacato, è quindi necessario che “prima del restyling della nuova Panda previsto nel 2018, Fca destini al sito campano una o più vetture Alfa Romeo”. Quanto a Grugliasco e Modena, dopo la sensibile crescita del 2014 (+261%), l’anno scorso è terminato con una produzione in calo a 32.700 unità, da 41.800, ma quest’anno “con il restyling della Maserati Ghibli e il lancio del nuovo Suv Maserati Levante nel primo trimestre, che riguarderà lo stabilimento di Mirafiori, è attesa una ripresa dei volumi produttivi”. 

A Mirafiori l’anno scorso i livelli produttivi in continuo calo a 13.900 unità (dalle 16.894 del 2014) dimostrano che “lo stabilimento non può vivere di sola MiTo” e le attese sono sulla produzione del Levante, anche se “è necessario un secondo modello per garantire il totale recupero della forza lavorativa in carico allo stabilimento”.

In calo anche la produzione del sito di Cassino (a 45.668 unità, dalle 51mila del 2014), dove nel 2015 è stata assemblata solo la Giulietta. Il 2016 vedrà la produzione della nuova Giulia, prevista a oggi per il 31 marzo. Piccola crescita dei volumi per Ferrari (da 7.050 a 7.400), che segue la strada di produrre un’auto in meno di quanto richiesto dal mercato. La recente quotazione in Borsa, osserva il sindacato, porrà Ferrari “in un contesto nuovo e di ulteriore prospettiva”. In rialzo anche la produzione di Sevel (veicoli commerciali), salita del 13,5% l’anno scorso a oltre 260.800 unità, un nuovo record. Per il 2016 è confermata una nuova crescita che potrebbe portare la produzione a 20mila unità.

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