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Filippine verso una maggiore partecipazione politica delle donne

FILIPPINE VERSO UNA MAGGIORE PARTECIPAZIONE POLITICA DELLE DONNE

Al parlamento filippino si sono accorti che le donne hanno un ruolo troppo modesto nel panorama politico del Paese e i deputati del partito Akbayan (sinistra democratica) hanno presentato un progetto di legge per promuovere la parità tra uomo e donna. Per correggere lo squilibrio tra rappresentanza maschile e femminile, i giuristi hanno elaborato una proposta che prevede incentivi finanziari per i partiti politici che accolgono più donne nei loro ranghi e, soprattutto, che affidano loro posizioni di leadership.

Attualmente, dicono i deputati dell’Akbayan Ibarra Gutierrez e Walden Bello, sono pochissime le donne che occupano posti chiave nell’amministrazione e nella politica e, in genere, risulta molto scarsa la rappresentanza femminile anche a livelli inferiori. Per citare qualche numero, soltanto 78, degli attuali 289 membri della Camera dei rappresentanti, sono donne, mentre al Senato se ne contano 6 su 24. Allargando l’indagine, su 15 presidenti delle Filippine risultano solo due donne (ma vi sono Paesi, coem l’Italia ola Francia, che non ne hanno avuta nemmeno una) e su 15 giudici della Corte Suprema le donne sono tre. “L’incremento della partecipazione delle donne alla gestione del Paese procede troppo lentamente” scrivono gli autori della proposta di legge in una nota esplicativa “e questo costituisce una barriera al raggiungimento dell’uguaglianza di genere”. “Garantire un’uguale rappresentanza nella politica, nella pubblica amministrazione e nel management delle aziende” aggiungono “farebbe sì che gli interessi e le esigenze delle donne siano presi in considerazione nei processi decisionali che si svolgono ad alto livello”.

Secondo il progetto di legge, i partiti politici potranno avere accesso a un fondo speciale per favorire la partecipazione politica femminile, se saranno in grado di dimostrare che almeno il 30% dei ruoli direttivi interni al partito sono occupati da donne e che alle donne è riservato un minimo del 30% delle nomine alle elezioni. Una volta ottenuto, tuttavia, il fondo non può essere speso liberamente: i soldi devono essere utilizzati, infatti, per portare avanti programmi contro le discriminazioni sessuali e a favore della presenza delle donne nella politica, o per finanziare le campagne elettorali delle candidate. I giuristi dell’Akbayan hanno fatto riferimento nella stesura della legge sia alla costituzione, che riconosce il ruolo delle donne nella costruzione del Paese e ne assicura l’uguaglianza con gli uomini di fronte alla legge, sia alla Magna Carta of Women, documento promulgato nel 2009 sotto la presidenza di Gloria Macapagal-Arroyo, che denuncia le discriminazioni contro le donne e ne garantisce i diritti.

http://newsinfo.inquirer.net/581599/bill-filed-to-get-more-women-into-politics


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