UBS ha pubblicato nei giorni scorsi il nuovo “Global Philanthropy Report“, condotto da ricercatori dell’ Hauser Institute for Civil Society della Harvard Kennedy School.
Nel Report, redatto in lingua inglese e che qui alleghiamo, emerge un vero e proprio boom della filantropia, in forte espansione nonostante, segnalano i ricercatori, la maggior parte delle Fondazioni agiscano ancora in modo isolato.
Dai dati raccolti emerge che il settore della filantropia globale è giovane e in rapida crescita: il 72% delle fondazioni esistenti sono state create negli ultimi 25 anni. Con 6.222 fondazioni filantropiche considerate, l’Italia ha un quadro giuridico e fiscale che ne ha incoraggiato la crescita.
Dal punto di vista della collocazione geografica, le Fondazioni risultano fortemente concentrate con il 60% degli oltre 260.000 considerate dal report posizionate in Europa e il 35% in Nord America. Proprio le fondazioni nord-americane detengono la maggiore ricchezza.
Mentre gli asset combinati delle fondazioni mondiali sono stimati intorno a 1,5 trilioni di dollari, la metà non ha personale retribuito e ha piccoli budget inferiori a 1 milione di dollari. In effetti, il 90 % delle fondazioni considerate ha un patrimonio inferiore a 10 milioni di dollari. Proprio le fondazioni nord-americane detengono la maggiore ricchezza con 890 miliardi di dollari in termini di assets posseduti, seguite dall’Olanda e poi dalla Germania. L’Italia si trova in quinta posizione nella classifica globale con 86,9 miliardi.
E’ interessante però notare che, in termini di ricchezza in proporzione al Pil, Olanda e Svizzera ribaltano la classifica e risutlano i Paesi a maggior vocazione filantropica con rispettivamente il 14 e il 13,3 per cento di patrimonio dedicato alle attività filantropiche rispetto alla ricchezza nazionale prodotta. Al terzo posto gli Usa (con il 4,8%) e al quarto l’Italia (con il 4,7%). La concentrazione di risorse filantropiche in sostanza raramente raggiunge il 5% del Pil.
La concentrazione non è solo geografica ma anche di capitale visto che 7 Paesi in Europa rappresentano il 90% delle spese di beneficenza, con Fondazioni in Italia che detengono 86,9 miliardi di dollari in attività filantropiche. Le risorse sono concentrate prevalentemente in alcuni settori e tra questi la formazione (scolastica, universitaria, professionale, etc.) fa la parte del leone. Nonostante questo tuttavia, il 58% delle Fondazioni, osserva il Report di UBS, agisce in modo isolato e non collabora con le altre fondazioni.
Il Report – osserva Josef Stadler, Head Ultra High Net Worth Wealth, UBS Global Management – consente di fare un importante passo avanti nella comprensione del fenomeno globale della filantropia in modo di poter disegnare un futuro con una visione più strategica e collaborativa This report takes a much-needed step towards understanding global philanthropy so that, collectively, we might shape a more strategic and collaborative future, with philanthropists leading the way towards solving the great challenges of our time.”
Ecco il testo integrale del Global Philanthropy Report UBS.