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Fiducia Eurozona ai massimi dal 2006, la Germania svetta

Foto di Tumisu da Pixabay.

Accelera la ripresa dell’economia nell’Eurozona. Secondo l’ultima rilevazione flash di Ihs Markit, a giugno l’indice Pmi composito – che misura il clima di fiducia nella manifattura e nei servizi – ha fatto segnare 59,2 punti (dai 57,1 di maggio). Si tratta del dato più alto da 15 anni esatti (giugno 2006), nonché della terza accelerazione mensile consecutiva, dovuta alle riaperture e all’ottimismo legato all’efficacia dei vaccini.

I dati raccolti hanno inoltre registrato un ulteriore miglioramento della domanda, che ha segnalato la più rapida accelerazione della crescita dei nuovi ordini da giugno 2006. Quanto ai settori, l’indice flash Pmi dei servizi balza a 58,0 a giugno (contro 55,2 di maggio), il valore più alto in 41 mesi, mentre quello manifatturiero resta stabile a 63,1.

“I dati creano le premesse per un’imponente espansione del Pil nel secondo trimestre, cui farà seguito una crescita ancora maggiore nel terzo – commenta Chris Williamson, Chief Business Economist di Ihs Markit – L’entità della crescita, sia europea che globale, sta mettendo in difficoltà le aziende nel soddisfare la domanda, costringendole a far fronte all’insufficienza di materie prime e personale. In queste condizioni, il potere delle imprese nel determinare i prezzi crescerà sempre più, aggiungendo inevitabilmente ulteriore pressione sull’inflazione nei prossimi mesi”.

A livello di singoli Paesi, sono positivi soprattutto i dati della Germania, dove l’indice Pmi composito– che misura il clima di fiducia nella manifattura e nei servizi – si è attestato a quota 60,4, il livello più alto da oltre 10 anni (marzo 2011). Il risultato è molto superiore a quello di maggio (56,2) e ben oltre la soglia dei 50 punti, che marca la differenza fra contrazione ed espansione.

Sempre a giugno, anche l’indice Pmi relativo ai servizi tedeschi è cresciuto al ritmo più rapido da oltre dieci anni (58,1), mentre quello legato alla manifattura è tornato ad accelerare (65,1), dopo aver rallentato nei due mesi prtecedenti.

La forza della ripresa tedesca è frutto dell’ulteriore allentamento delle restrizioni anti-Covid, che ha liberato la domanda e aumentato l’attività commerciale.

Tuttavia, la ripresa dei livelli di produzione è stata accompagnata da un ulteriore aumento della pressione sui prezzi, con tassi di inflazione nei costi che hanno raggiunto nuovi massimi storici.

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