Il governo Letta incassa la fiducia dal Parlamento. Ieri sera il Senato si è espresso con 173 voti favorevoli e 127 contrari. In precedenza, la Camera aveva dato il via libera con 379 sì, 212 no e due astenuti. Si chiude così quel “passaggio parlamentare” che il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, aveva richiesto dopo l’uscita dalla maggioranza di Forza Italia e la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore.
Intanto, proprio il Cavaliere torna a far sentire la propria voce. Lo fa dai microfoni di un’emittente francese, Europe 1: “Sono ancora al lavoro, pieno di vita”, dice l’ex Premier, che ancora una volta definisce “un colpo di Stato” la sua espulsione da Palazzo Madama.
Quanto all’Esecutivo, “non ha tenuto fede alle promesse” continua Berlusconi, che poi lancia una proposta: “Chiediamo che le elezioni politiche nazionali siano organizzate lo stesso giorno delle elezioni europee, il 24 maggio. Ovviamente io non sarò candidabile, anche se voglio riuscire a ottenere una revisione di questa sentenza politica, assolutamente ingiusta, ma sarò comunque presidente del mio partito”.
Infine, dal punto di vista personale, il Cavaliere dice di “non aver paura di niente” e garantisce che non fuggirà dall’Italia: “Sono un patriota. Possono controllarmi il telefono, mi hanno tolto il passaporto e possono arrestarmi quando vogliono. Ma se lo fanno ci sarà una rivoluzione in Italia”.