PROSEGUE IL RECUPERO DEI BTP BREVI
A MILANO IN EVIDENZA MEDIASET E FIAT
Avvio debole, poi rimbalzo. Le Borse europee cambiano direzione e a Milano l’indice Ftse Mib sale dello 0,82% a 14260 punti, dopo esser sceso fino a 13973 punti. Londra guadagna lo 0,09%, Parigi lo 0,49% e Francoforte lo 0,54%.
L’euro resta debole a 1,236 sul dollaro da 1,238 della chiusura di ieri sera. Novità positive sulla Grecia. I colloqui fra il governo greco e la Troika (Ue-Bce-Fmi) ”sono andati bene”. Così ha commentato gli incontri il rappresentante del Fondo Monetario Internazionale. La troika dovrebbe tornare nella capitale greca i primi di settembre.
Poco mosso il mercato dei governativi: rendimento del Btp a 5,97% (-3 punti base). Il Bund rende l’1,39% (-2 punti base). Prosegue invece il recupero dei titoli perifierici, soprattutto sulle scadenze a breve, quelli sui quali ha promesso di agire il governatore della Bce Mario Draghi. Il rendimento del Btp a 2 anni scende di 13 punti base a 2,94% e lo spread con il Bund si porta ai minimi da maggio.
Oggi non sono in agenda aste di titoli di Stato periferici, scendono in campo Francia e Olanda con aste di titoli a breve termine che non desteranno alcuna preoccupazione.
In Europa a livello settoriale gran balzo degli automobilistici (+2,13%) seguiti dagli assicurativi (+1,44%). Milano, nel paniere principale svetta Mediaset con un rialzo del 4%. Fiat sale del +2,7%, Finmeccanica +2,3%.
Nel paniere principale svetta Mediaset con un rialzo del 4%, seguita da Autogrill +2,2%.
Nel segmento finanziario si mettono in luce Mediolanum +2,2%, Azimut +2,5% ed Intesa +2,5%.
Le utility si sono riprese nel corso della mattinata. Enel sale dell’1% ed A2A dell’1,5%.
In rialzo i titoli del lusso dopo i risultati di Prada, l’azienda italiana, quotata alla Borsa di Hong Kong ha chiuso il primo semestre 2012 con vendite in aumento del 36,5% a 1,55 miliardi di euro. A parità di perimetro la crescita è pari al 19%.
Luxottica è in rialzo dell’1,4%. %, Tod’s +0,8%. Yoox segue una rotta opposta e perde l’1,8%, sul titolo pesa il declassamento a sell di Citigroup. I