Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking ha appena concluso il suo annuale Manager Meeting, l’occasione che ha riunito oltre 350 professionisti del gruppo per fare il punto sugli sviluppi dell’anno e tracciare la rotta per il 2025. L’evento, svoltosi a porte chiuse al teatro Elfo Puccini di Milano, ha visto il susseguirsi di annunci strategici, nuove nomine e riflessioni sui cambiamenti in corso all’interno della private bank del gruppo Intesa Sanpaolo.
Le nuove nomine e le priorità strategiche per il 2025
Durante l’incontro, sono state ufficializzate 27 nuove nomine, di cui otto riguardano divisional manager. Tra questi figurano Giovanni Andalò, Mario Bombacigno, Gabriele Cerioni, Claudio Civita, Luca Copparoni, Vincenzo Passarella, Marcello Sciucca e Laura Grimani. Inoltre, sono stati nominati 19 regional manager, che si occuperanno di coordinare le operazioni sul territorio.
Ma le nomine non sono l’unico tema dell’incontro: la strategia per il prossimo anno è stata al centro dei discorsi. Tommaso Corcos, responsabile delle Wealth Management Divisions di Intesa Sanpaolo, ha posto l’accento su due temi fondamentali per la private bank: la longevità e il trasferimento della ricchezza tra generazioni.
La longevità, spiegata come la capacità di far crescere il patrimonio in modo sostenibile nel tempo, si è intrecciata con il tema del passaggio generazionale. Un argomento che, secondo Fabio Cubelli, condirettore generale di Fideuram-Ispb, non è solo una questione tecnica, ma una vera e propria opportunità per rinnovare e rafforzare la relazione con la clientela. L’approccio strategico al trasferimento della ricchezza sarà, quindi, un pilastro centrale delle attività della private bank nei prossimi mesi.
Lino Mainolfi, amministratore delegato di Fideuram, ha parlato della nuova struttura dell’investment center, che gestirà oltre 130 miliardi di euro. La struttura, frutto della riorganizzazione interna di Fideuram, avrà il compito di ottimizzare la gestione dei portafogli distribuiti dalla rete di consulenti e private banker, favorendo un’integrazione più efficace e un migliore coordinamento tra le diverse funzioni del gruppo.
L’anno dei primi Etf passivi
Il 2024 è stato anche l’anno del debutto degli Etf passivi per Fideuram. La gamma D-X, quotata in Borsa Italiana, include sei prodotti passivi: tre Etf azionari su mercati Usa, Ue e mondiali, e tre Etf obbligazionari sui governativi dell’Eurozona. Con questa mossa, Fideuram entra nel mercato degli Etf passivi, posizionandosi tra i primi gestori italiani a farlo.