Si è chiusa la seconda finestra di collocamento di Fideuram Alternative Investments (FAI) – Mercati Privati Globali, il primo fondo sui mercati privati multi-asset (private equity, private debt, infrastructure e real estate) con soglia di accesso a 100 mila euro, destinato non solo al mercato istituzionale ma anche a quello retail, affluent, con focus sulle medie aziende, soprattutto europee e del Nord America, non quotate sui mercati.
La soluzione di Fideuram Investimenti SGR è stata realizzata per consentire l’afflusso di risorse verso l’economia reale, attraverso investimenti in aziende non presenti sui mercati quotati, con un Ebitda compreso fra 50 e 150 milioni di euro e in grado di creare valore nel tempo. Il fondo costituisce un’importante fonte di diversificazione del portafoglio, grazie ad una minore esposizione alla volatilità di breve periodo e alla possibilità di cogliere le migliori opportunità dei mercati privati.
In questa seconda finestra di sottoscrizione – dal 12 febbraio al 15 marzo 2019 – le tre reti della Divisione Private di Intesa Sanpaolo (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking e Sanpaolo Invest) hanno collocato 150 milioni di euro. Il fondo è stato sottoscritto da più di 1.200 clienti, per un importo medio collocato di circa 125 mila euro. Complessivamente il fondo FAI – Mercato Privati Globali, dall’apertura del collocamento, ha raccolto oltre 530 milioni di euro ed è stato sottoscritto da più di 4.000 clienti.
“Dopo l’estremo interesse del primo collocamento – ha commentato Fabio Cubelli, Condirettore Generale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking -, abbiamo voluto offrire ai nostri clienti Private e Upper Affluent una seconda finestra. Con 530 milioni di euro complessivamente sottoscritti, si tratta di uno dei maggiori collocamenti mai effettuati in Italia su questa tipologia di investimento, in particolare tra quelli destinati al mercato retail. In questo periodo complesso le reti della Divisione Private di Intesa Sanpaolo, ancora una volta, hanno tracciato una rotta che continueranno a seguire anche nel prossimo futuro. Questa asset class diventerà sempre più una componente strutturale nei portafogli dei clienti private, come lo è già, da oltre un trentennio, per gli investitori istituzionali. Il fondo FAI dimostra che la clientela può essere disposta ad accettare orizzonti temporali più lunghi, a fronte di una soluzione di altissima qualità, in un’ottica di diversificazione del patrimonio”.