Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking chiude il primo trimestre dell’esercizio 2018 con un utile netto consolidato in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 239 milioni di euro. Il totale delle masse amministrate, secondo il comunicato diffuso dalla società del gruppo Intesa Sanpaolo, si attesta a 213,8 miliardi, sostanzialmente in linea con fine 2017, e in aumento del 5% rispetto al primo trimestre 2017.
La raccolta netta totale è salita del 6% a 2,5 miliardi di euro mentre le commissioni nette crescono a 432 milioni (+6%) Il cost/income ratio si conferma al 28% “in linea – sottolinea la società – con i livelli di eccellenza del primo trimestre 2017”. Il common equity Tier 1 ratio è al 16,8%. “Dopo un 2017 di assoluta eccellenza, che ha rappresentato l`anno migliore nella storia della nostra società, abbiamo iniziato il 2018 con risultati in ulteriore crescita” sottolinea l’amministratore delegato Paolo Molesini.
“Anche nel primo trimestre dell`anno – prosegue – tutti gli indicatori evidenziano la qualità del lavoro svolto dai nostri private banker, l`attenzione verso una clientela sempre più esigente ed un modello di servizio vincente, in grado di affrontare qualsiasi condizione di mercato. Solidità patrimoniale, efficienza gestionale, qualità della gestione finanziaria e dinamismo commerciale continuano a caratterizzare le nostre performance, insieme alla nostra attrattività verso i migliori professionisti della consulenza: infatti superiamo, per la prima volta, la soglia dei 6.000 private banker. L`attività estera, rilanciata dall`acquisizione di Banque Morval, rappresenta ora la nostra ulteriore sfida”.
