Record storico per il gruppo Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking nei primi nove mesi del 2020: le masse amministrate sono salite a 243,8 miliardi, in aumento di 1,1 miliardi rispetto al 31 dicembre 2019, raggiungendo così il livello più alto mai registrato. Una performance, sottolinea una nota, “realizzata in un contesto economico e sociale straordinariamente difficile”. E sono andati bene anche gli altri indicatori: la raccolta netta totale è stata di 8,2 miliardi, quasi un miliardo in più rispetto ai primi nove mesi del 2019; le commissioni nette sono più o meno stabili a 1,26 miliardi; i costi operativi sono scesi a 443 milioni; e soprattutto il Cost/Income ratio si è confermato al 31%, su livelli definiti “di eccellenza assoluta”.
Anche la solidità patrimoniale è risultata molto al di sopra dei requisiti normativi, con un Common Equity Tier 1 ratio che sale al 28,3%, il maggiore tra i competitor del mercato italiano. Unica piccola nota negativa: l’utile netto consolidato a si è fermato a 623 milioni, in marginale contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 (659 milioni, -5%). Il margine di interesse è invece salito a 154 milioni, evidenziando un incremento del 17% rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno (132 milioni) grazie alla crescita dei volumi medi dei depositi a scadenza di tesoreria e al contenimento del costo medio della raccolta interbancaria. Al 30 settembre 2020 la struttura distributiva di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking si avvaleva di 5.785 private banker, con un portafoglio medio pro-capite pari a oltre 42 milioni.
“Abbiamo affrontato i primi nove mesi dell’anno in un contesto di emergenza sanitaria senza precedenti – ha commentato Tommaso Corcos, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking –. L’incertezza socioeconomica che ne è derivata ha spinto le famiglie italiane a una più marcata propensione al risparmio. Per fare in modo che tale ricchezza venga opportunamente valorizzata nel tempo è indispensabile una pianificazione finanziaria supportata dai professionisti della consulenza, in grado di fornire risposte in linea con le esigenze personali di investimento e con il profilo di rischio del singolo risparmiatore. I risultati di questi primi nove mesi del 2020 confermano il valore del nostro lavoro: il totale delle masse amministrate ha superato i 243 miliardi di euro e la raccolta netta si è attestata a 8,2 miliardi di euro”.
“Sono numeri straordinari – ha aggiunto il manager – che dimostrano, ancora una volta, come il nostro modello di servizio sia particolarmente valido e apprezzato dai clienti. Nonostante il periodo complesso, stiamo continuando un importante processo di rafforzamento e riposizionamento delle attività, in Italia e all’estero, per servire sempre meglio i nostri clienti. Siamo certi che l’acquisizione della partecipazione di maggioranza in REYL & Cie SA e l’arrivo dei colleghi di Ubi Private e di IWBank porteranno ancor maggiore valore alla nostra Divisione. Lo sforzo comune dei private banker delle nostre reti, dei manager e dei dipendenti di sede e delle società controllate contribuiranno a quello straordinario processo di crescita che, da sempre, caratterizza Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking”.