Tim ha siglato un accordo da quasi 150 milioni di euro con Eutelsat, azienda francese di telecomunicazioni via satellite, per “ampliare l’offerta di servizi in banda ultralarga attraverso la tecnologia satellitare – si legge in una nota – in linea con l’obiettivo di chiudere progressivamente il digital divide in Italia a partire dal 2021 e coprire in questo modo anche le zone più isolate e remote del Paese”. La notizia era sta anticipata dall’ad di Tim, Luigi Gubitosi, nel corso dell’assemblea annuale dell’Anci.
“In base all’accordo – prosegue la nota – Tim acquisterà per i prossimi anni l’intera capacità trasmissiva per l’Italia sui due nuovi satelliti ad altissime prestazioni che Eutelsat ha attivato e attiverà nei prossimi mesi: il satellite Konnect per la distribuzione della banda ultralarga satellitare e, successivamente, il satellite Konnect Vhts, che, una volta entrato in funzione, grazie alla sua maggiore capacità, consentirà di offrire connessioni ancora più performanti fino a 200 Mbps e ad un numero maggiore di clienti”. L’offerta a banda ultralarga servirà quindi a coprire anche le zone più isolate del territorio nazionale.
“Abbiamo ordinato una serie di satelliti sull’Itala per attuare un progetto che chiamiamo ‘Tim ovunque’ per arrivare all’inizio del prossimo anno con la banda larga anche nei posti più impossibili”, ha spiegato Gubitosi in collegamento con l’assemblea Anci. Grazie all’accordo, “arriveremo ovunque con la banda larga, dall’isola di Montecristo all’eremo o alla baita sperduta in montagna. A questo punto Tim ha tutte le tecnologie al mondo per portare il collegamento in banda larga e dalla fine del 2022, con l’arrivo di altri satelliti, il servizio sarà completo per cui potremmo essere veramente dovunque”.
In questi mesi di emergenza sanitaria, si sono create “due categorie di cittadini – ha detto ancora Gubitosi – una che poteva fare il lavoro e la scuola a distanza e l’altra che non ci riusciva. In circa sei mesi abbiamo collegato altri 3.000 Comuni alla banda ultralarga. Due terzi delle aree bianche sono stati già cablati e arriveremo al 75% per fine anno. Entro fine anno ci sarà la prima Regione senza digital divide, la Puglia, dove arriveremo a circa il 99% dei cabinet fibrati e la banda ultralarga sarà disponibile per quasi il 100% dei cittadini”.
Intanto, secondo alcune indiscrezioni, Tim starebbe anche a comprare il 10% di Satispay, società di pagamenti digitali, con un investimento da 15 milioni di euro.
Mercoledì, a fine mattinata, il titolo in Borsa di Tim guadagna l’1,7%, a 0,3578 euro.