TIM apre una nuova fase del processo di digitalizzazione del Paese. La centrale di Mattarello, in provincia di Trento, è la prima centrale a livello nazionale interamente cablata in fibra con tecnologia Fiber to the home (FTTH), così tutta la clientela servita dalla centrale potrà migrare sulla nuova rete con il conseguente spegnimento della rete in rame.
Grazie al completamento in FTTH della centrale di Mattarello, che serve circa 2.000 linee telefoniche nella Circoscrizione 8 della città, TIM intende promuovere il passaggio ai servizi ultraveloci di tutti i clienti serviti da questa infrastruttura, inclusi quelli con altri operatori. Il processo di migrazione avverrà progressivamente sulla base delle adesioni della clientela.
L’accordo punta a informare i cittadini e promuovere nella comunità i benefici che derivano dall’adozione delle nuove tecnologie, che consentono un notevole incremento della qualità del servizio. Grazie a questa operazione, la centrale servirà direttamente abitazioni e uffici con collegamenti superveloci (fino a 1 GB).
L’obiettivo dell’intesa è di accelerare la digitalizzazione del territorio, dare ulteriore impulso alla crescita economica e porsi come punto di riferimento nel percorso di trasformazione digitale del Paese. Il tutto, favorendo l’adozione delle migliori tecnologie da parte di cittadini, imprese e della stessa Pubblica Amministrazione.
Nel frattempo, la società guidata da Luigi Gubitosi sta proseguendo nel piano di sviluppo della fibra ottica nella Provincia Autonoma. Nel corso dell’ultimo anno sono stati effettuati interventi di potenziamento della rete in 95 comuni per cablare oltre 100 mila unità immobiliari, facendo così salire a 170 mila il totale delle abitazioni e degli uffici raggiunti dalla banda ultralarga. Inoltre, l’azienda ha avviato un programma per il cablaggio in tecnologia FTTH in nove città entro il 2022: Trento, Rovereto, Pinzolo, Canazei, Tre Ville, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Isera e Volano.
L’iniziativa è stata annunciata in occasione della firma dell’accordo per la cooperazione digitale siglato da Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Franco Ianeselli, Sindaco di Trento, e Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM.
“Con l’avvio del processo di spegnimento della rete in rame, iniziamo a scrivere un nuovo capitolo della storia delle telecomunicazioni in Italia, a conferma del nostro impegno a voler essere parte integrante del processo d’innovazione e digitalizzazione del Paese – ha dichiarato Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di TIM -. Partiamo quindi da Trento, comune d’eccellenza italiano, a trasferire, su base volontaria, i nostri clienti verso le nuove reti ultraveloci in fibra. Siamo convinti che con il consolidamento di questo processo, che gradualmente riguarderà l’intero territorio nazionale, andremo ad accelerare il processo di digitalizzazione di cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione, favorendo contestualmente lo sviluppo di quelle competenze digitali necessarie a tornare a crescere sia in Italia che a livello internazionale”.
“La ripartenza dalla crisi Covid passa anche attraverso infrastrutture in grado di supportare ed erogare servizi di futura generazione – ha commentato Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento -. In sinergia con i Comuni del Trentino e Trentino Digitale stiamo rilasciando i primi servizi che permetteranno a cittadini ed imprese di essere al centro dell’attività di una pubblica amministrazione moderna, efficiente e trasparente. E’ un percorso lungo e sfidante che porterà il Trentino nel futuro”.