Parola d’ordine: trasparenza. Open Fiber lancia una sezione online con i dati aggiornati, mese per mese, sullo stato di avanzamento dei cantieri nelle aree bianche. L’obiettivo è dare risposte alle innumerevoli perplessità che girano intorno all’intera filiera per la copertura in fibra ottica delle aree bianche, grigie e nere del Paese.
In un’intervista al Corriere della Sera l’amministratore delegato Mario Rossetti ha parlato dei ritardi accumulati riguardanti la conclusione dei lavori di copertura (prevista per le fine del 2022), legati alla burocrazia italiana e alla mancanza di manodopera specializzata nei cantieri. Un allarme lanciato anche dalle associazioni di categoria. Nonostante il ritardo strutturale, però, l’Ad ha evidenziato che il 2022 è stato un anno in forte accelerazione, con 20mila chilometri di rete costruita e concluderà l’anno con un totale di circa 57mila chilometri di rete. “Un obiettivo sfidante”, ma Rossetti si dice “fiducioso sulla capacità di Open Fiber di raggiungerlo”.
Ma per portare la fibra ottica nelle aree bianche del Paese, Rossetti, ha specificato che l’infrastruttura deve arrivare a 88mila chilometri di rete e, questo richiede il rilascio di oltre 100mila autorizzazioni (da parte dei diversi enti coinvolti a vario titolo nel progetto) in 6.232 Comuni, per raggiungere un totale di circa 6,4 milioni di unità immobiliari (appartamenti, uffici, aziende, sedi della Pubblica Amministrazione).
A che punto siamo? I numeri al 31 ottobre 2022
Al 31 ottobre 2022 sono oltre 53mila i chilometri di rete realizzati, pari al 60% del totale previsto dal piano. Dall’inizio del 2022 al 31 ottobre sono stati costruiti circa 15.500 chilometri di infrastruttura, che si prevede saliranno a circa 20mila per fine anno. In un anno i km realizzati saranno dunque più del 50% dei 37mila km circa realizzati dall’inizio delle attività (2017) alla fine del 2021.
Per quanto riguarda i Comuni sono 3.770 quelli in cui i lavori sono stati completati – ossia dotati di certificati Cuir (ultimazione impianto di rete), ovvero circa il 60% del totale dei 6.232 Comuni previsti dalla concessione Infratel. A questi Comuni corrispondono circa 3,47 milioni di unità immobiliari, significa il 43% in più da inizio anno. Dalla fine del 2021 sono stati completati 1.160 nuovi Comuni per circa 1,05 milioni di nuove unità immobiliari.
E sono 2,64 milioni le unità immobiliari in vendibilità, +44% rispetto alla fine del 2021. Si tratta di unità immobiliari che vengono inserite nei database di vendibilità riservati agli operatori partner di OF e che possono in tal modo attivare i servizi su richiesta degli utenti finali.