Dopo soli sei mesi Luigi Ferraris, l’AD di Fipercop (la società della rete tlc acquistata da Tim e controllata dal fondo americano KKR con la partecipazione del Mef) s’è dimesso al termine di un consiglio d’amministrazione fiume che ha deciso di accettare le dimissioni “con effetto immediato”, esprimendogli gratitudine per l’impegno profuso fin qui. E’ un peccato che un manager del valore di Ferraris, il cui Cv è pieno di incarichi di prestigio, sia indotto a lasciare la guida di una società cruciale nel futuro delle telecomunicazioni italiani dopo solo sei mesi. Ma gli fa onore non aver nascosto i dissensi con i soci principali e in particolare con il fondo americano KKR e aver dimostrato – caso assai raro – di non voler restare attaccato alla poltrona. Al tempo stesso i profili del suoi possibili successori lasciano sperare che Fibercop si orienterà su una scelta all’altezza dell’incarico in palio, anche se i tempi non saranno forse brevissimi.
Temporaneamente, recita il comunicato ufficiale di Fibercop emesso al termine del cda, “il Presidente Massimo Sarmi gestirà la Società insieme ad una squadra collaudata ed esperta per continuare ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi della Società”. Contemporaneamente il Consiglio d’amministrazione “avvierà la ricerca del nuovo amministratore delegato”. I nomi che si fanno per sostituire Ferraris sono principalmente tre e sono tutti di alto profilo e sono quelli dell’ex Ad di Tim, Luigi Gubitosi, dlel’ex Ad di Fastweb, Alberto Calcagno, e dell’ex top manager dell’Enel di Starace, Alberto De Paoli.