Standard & Poor’s conferma l’outlook di Fiat e spiega in una nota che quest’ultimo “riflette le nostre attese che Fiat accelererà il processo di integrazione con Chrysler nel corso del 2014 e prenderà misure per facilitare il flusso di cash tra le controllate”. S&P ritiene che l’operazione per acquisire il restante 41,5% che Fiat non deteneva ancora in Chrysler “porterà probabilmente a una crescita dell’indebitamento netto di Fiat, che sarà compensato da un calo di dimensione analoga su base annuale delle passività nette legate alle pensioni e ad altri benefit post-employment. Riteniamo che Fiat sarà in grado di mantenere i ratio del credito nella nostra categoria di profilo di rischio finanziario ‘aggressive’ a seguito dell’operazione”.
S&P indica anche che l’acquisizione “dovrebbe fornire nuovo slancio alle iniziative di integrazione del gruppo. Pensiamo che il pieno controllo consentirà al gruppo una maggiore flessibilita’ per utilizzare la sua strategia commerciale e industriale su base globale e nel tempo potrebbe portare a risparmi dei costi. La piena integrazione sosterrà anche il posizionamento di Fiat nel segmento dei veicoli commerciali leggeri e dei minivan e permetterà accordi di cross-selling che dovrebbero sostenere la crescita dei ricavi nei prossimi anni. La principale esposizione di Chrysler al mercato dell’auto nordamericano in crescita e al mercato asiatico diluirà inoltre la forte esposizione del gruppo al depresso mass-market europeo”.
L’agenzia prevede che quest’anno la performance di Fiat in America Latina e quella di Chrysler in Nordamerica dovrebbero sostenere gli utili operativi anche se Fiat continuerà a soffrire a causa di sovraccapacità industriali e di un sottoutilizzo dei suoi siti produttivi in Europa. La liquidità di Fiat è inoltre valutata “adeguata” da S&P, che potrebbe alzare il rating del Lingotto se miglioreranno le voci che concorrono alla metrica del credito di Fiat su una base sostenibile e se il gruppo mostrera’ una moderazione continua a livello di crescita esterna e pagamenti agli azionisti”.