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Fiat Spa e Fiat Industrial: conversione azioni privilegiate e di risparmio in ordinarie

La semplificazione della struttura del capitale sarà avviata nel 2012 – Marchionne: “Ci saranno vantaggi per tutti gli azionisti” – Elkann: “Maggiore chiarezza ed efficienza” – Exor manterrà le proprie partecipazioni al di sopra della soglia Opa.

Fiat Spa e Fiat Industrial: conversione azioni privilegiate e di risparmio in ordinarie

I Cda di Fiat Spa e Fiat Industrial hanno deciso di proporre agli azionisti la conversione di tutte le azioni privilegiate e di risparmio in azioni ordinarie. Questa conversione “ha lo scopo di ridurre la complessità della struttura del capitale – si legge in un comunicato – e di semplificare la governance della Società tramite l`eliminazione di categorie di titoli che hanno registrato prezzi sostanzialmente inferiori a quelli delle azioni ordinarie e volumi di negoziazione molto limitati”.

In particolare, nel caso di Fiat Spa, “il cda ritiene che la conversione possa recare beneficio per tutti gli azionisti e incrementare la liquidità dei titoli” e “intende proporre un rapporto di conversione pari a 0,850 azioni ordinarie per ciascuna azione privilegiata e pari a 0,875 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio”.

Per quanto riguarda Fiat Industrial, invece, “il cda intende proporre un rapporto di conversione pari a 0,700 azioni ordinarie per ciascuna azione privilegiata e pari a 0,725 azioni ordinarie per ciascuna azione di risparmio”.

In entrambi i casi, “le azioni privilegiate e le azioni di risparmio conserveranno tutti i diritti economici a valere sull`esercizio 2011. Le azioni ordinarie emesse a seguito della conversione avranno godimento 1 gennaio 2012. Ciascuna delle proposte conversioni avrà luogo solo a condizione che l`esborso a carico della società non sia superiore a massimi 56 milioni di euro per le azioni privilegiate e massimi 44 milioni di euro per le azioni di risparmio. In ogni caso l`esborso complessivo per la Società in conseguenza dell`esercizio del diritto di recesso non potrà essere superiore a 100 milioni di euro complessivi”.

L’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, ritiene “che la semplificazione della struttura del capitale porterà dei vantaggi a tutti gli azionisti e venga incontro alle aspettative dei mercati finanziari”.

In seguito a questi annunci, Exor, la finanziaria del gruppo Agnelli che controlla la casa torinese, ha confermato “la volontà di mantenere la propria partecipazione nel capitale di Fiat e di Fiat Industrial al di sopra della soglia Opa, anche dopo la conversione”.

John Elkann, presidente di Exor, ha commentato l’operazione sostenendo che “la semplificazione dei rispettivi capitali sociali permette di conseguire maggiore chiarezza ed efficienza e risponde al migliore interesse delle due società e di tutte le categorie dei relativi soci”.

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