L’esercizio complessivo dei diritti di recessi dalla fusione Fiat-Chrysler ad oggi non ha superato il limite stabilito di 500 milioni di euro e il gruppo ritiene ‘che anche se tutte le comunicazioni e conferme ancora da abbinare fossero abbinate, il numero massimo di azioni per le quali il diritto di recesso e’ stato validamente esercitato comporterebbe una esposizione complessiva inferiore al limite’. Il gruppo dara’ i risultati definitivi sull’ammontare dei recessi entro giovedi’ 4 settembre. Fiat ritiene che a questo punto non sussista alcun rischio per ‘il tempestivo completamente della fusione entro alla meta’ del mese di ottobre’.
‘Sono lieto di questo risultato’. Cosi’ John Elkann, presidente di Fiat, alla luce dei risultati sui recessi che permettono il via libera alla fusione tra Fiat e Chrysler. ‘Attendiamo ora il completamento di questo progetto che e’ stato sul nostro tavolo sin dalla acquisizione della totalita’ del capitale di Chrysler Group LLC. La quotazione sul Nyse (New York Stock Exchange) dara’ il giusto rilievo all’importanza delle attivita’ del Gruppo sul mercato statunitense e rendera’ piu’ efficienti le nostre attivita’ di finanziamento’.
Dal canto suo, Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat e Chrysler, ha aggiunto: ‘Le recenti stravaganze dei mercati azionari e l’andamento delle azioni Fiat negli ultimi giorni hanno aggiunto a questo processo un grado di complessita’ inatteso e, a mio modo di vedere, ingiustificato. Mi rassicura il fatto che la stragrande maggioranza dei nostri azionisti abbia scelto di continuare nel proprio impegno di azionisti fedeli. La loro fiducia nel ed il loro sostegno al piano strategico che abbiamo delineato per i prossimi cinque anni hanno importanza decisiva in questo momento, in cui entriamo in una fase di realizzazione che migliorera’ drasticamente il posizionamento di mercato del nostro Gruppo e dei nostri marchi’.