Sono state depositate oggi le motivazioni della sentenza del 16 luglio che aveva ritenuto legittimi gli accordi stipulati tra Fiat e i sindacati (tra cui Fim e Uilm). All’accordo si era opposta la Fiom che sosteneva di essere stata esautorata. Il giudice del lavoro di Torino, Vincenzo Ciocchetti, richiamandosi al principio di effettività, dichiara che non sarebbe possibile far decadere contratti, stipulati in deroga al contratto nazionale, da sindacati effettivamente rappresentativi e, per di più, confermati in un referendum dalla stragrande maggioranza dei lavoratori.
Non può venire, dunque, accolta la richiesta della Cgil, nonostante venga riconosciuta una disorganicità nel contratto stipulato. Il documento, però, ribadisce che la Fiom non può essere esclusa dalla rappresentanza sindacale. Il datore di lavoro, spiega Ciocchetti, deve mantenersi in un posizione di neutralità nei confronti dei sindacati. L’esclusione della Fiom dalla rappresentanza è stata giudicata antisindacale.