La Corte d’Appello di Roma ha stabilito il dissequestro delle quote detenute dal fondo libico Lafico in Italia, tra cui spiccano le partecipazioni nel Gruppo Fiat. Lafico detiene infatti lo 0,33% di Fiat, lo 0,33% di Fiat Industrial e l’1,5% della Juventus, oltre allo 0,008% di Eni.
A riferire l’avvenuto dissequestro e lo studio legale Carbonetti, che ha assistito Lafico. Nello stesso tempo lo studio legale ha annunciato di voler ricorrere contro il sequestro di un albergo a Pantelleria, controllato da Lafico. Le partecipazioni in mano al fondo libico erano state poste sotto sigillo in occasione della repressione della ribellione operata, a suo tempo, dal regime di Gheddafi.