Numeri positivi per Fiat Industrial, che ha chiuso il 2012 con un utile netto in aumento a 921 milioni di euro, contro i 701 milioni del 2011 (+31%). L’utile della gestione ordinaria è stato pari a 2,079 miliardi, con un aumento di 393 milioni (+23,3%) su base annua. I ricavi sono stati pari a 25,8 miliardi, in crescita del 6,2%. Il margine sui ricavi è migliorato di 1,2 punti percentuali, all’8,1%, trainato dalla performance di Cnh.
“La continua forte crescita del business delle ‘Macchine per l’Agricoltura’ – spiega in una nota la società – ha piu che compensato condizioni di mercato più deboli negli altri business”.
Il cda intende proporre un dividendo totale per il 2012 di 275 milioni, pari a 0,225 euro per azione ordinaria. Nel 2012 l’indebitamento netto industriale è aumentato di 0,4 miliardi a 1,6 miliardi (1,2 miliardi di euro a fine 2011).
L’autofinanziamento generato dalla gestione – spiega il gruppo – è stato compensato da significativi livelli di investimento, principalmente relativi all’espansione della capacità produttiva di Cnh e ai programmi di adeguamento alle norme sulle emissioni, nonché dal pagamento di dividendi per oltre 0,4 miliardi (di cui 0,2 miliardi distribuiti agli azionisti di minoranza di Cnh Global). Al 31 dicembre la liquidità disponibile è pari a 6,2 miliardi (7,3 miliardi al 31 dicembre 2011).
“Sulla base delle performance a oggi registrate dal gruppo e delle nostre aspettative circa il permanere di condizioni di mercato solide per tutti i settori, in particolare per Cnh, Fiat Industrial – spiega ancora la società – fissa gli obiettivi per il 2013: ricavi in crescita del 5%, margine della gestione ordinaria tra l’8,3% e l’8,5% e indebitamento netto industriale tra 1,1 e 1,4 miliardi di euro”.
A metà mattina il titolo in Borsa di Fiat Industrial perde poco più di un punto percentuale.