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Fiat, Corte d’Appello boccia ricorso contro sentenza Pomigliano

La Fiom chiede l’esecuzione della sentenza, che aveva stabilito il reintegro di 145 lavoratori discriminati.

Fiat, Corte d’Appello boccia ricorso contro sentenza Pomigliano

Fiat bocciata dalla Corte d’appello di Roma. Il ricorso del Lingotto è stato respinto: non ci sarà alcuna sospensione della sentenza che ha obbligato l’azienda a reintegrare 145 operai Fiom nello stabilimento di Pomigliano d’Arco.

L’appello prosegue quindi senza alcuna novità rispetto al verdetto arrivato lo scorso 21 giugno. In primo grado la Corte aveva stabilito che i lavoratori erano stati discriminati in quanto iscritti al sindacato dei metalmeccanici affiliato alla Cgil. Oltre alla riassunzione, in 19 avranno anche diritto a un rimborso 3.000 euro per i danni ricevuti. 

“I lavoratori della Fiom devono rientrare a Pomigliano e la discriminazione va sanata – ha detto il segretario nazionale delle tute blu della Cgil, Giorgio Airaudo – Siamo già in ritardo e se Fiat non li farà rientrare chiederemo l’esecuzione della sentenza”.

Nel ricorso, il Lingotto aveva sottolineato che “al di là della complessità del processo di selezione dei singoli, l’esecuzione dell’ordine” avrebbe causato “gravi distorsioni nell’attuale contesto operativo di Fip”.

Secondo l’azienda, “qualsiasi ulteriore assunzione” avrebbe comportato “il contemporaneo ricorso alla cassa integrazione, se non a procedure di mobilità, per un numero corrispondente a quello dei nuovi assunti, inclusi probabilmente alcuni dei 145”. 

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