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Festival Arte e Design in Basilicata: “Ad Acerenza” 50 opere digitali ispirate alla natura e al clima

Per la prima volta in uno dei borghi più belli d’Italia in Basilicata un Festival di Arte e Design che accoglie opere di artisti da tutto il mondo

Festival Arte e Design in Basilicata: “Ad Acerenza”  50 opere digitali ispirate alla natura e al clima

E’ la prima edizione di un Festival d’Arte nel cuore delal Basilicata ma l’interesse per il Fada -Festival arts design- di Acerenza sta richiamando persone incuriosite da come in questo bel borgo si possano ammirare opere di artisti internazionali. Sono oltre 50 i lavori esposti fino al 15 agosto in un evento che mette insieme arte, sostenibilità e accoglienza. Acerenza è un paesino in provincia di Potenza dove otto antiche botteghe, chiuse da anni, sono state trasformate in pop-up espositivi temporanei, per “un’immersione creativa multisensoriale” . Colpisce; intanto, una singolare circostanza. Quella di Pino Fortunato emigrato da Acerenza 30 anni fa e fondatore a New York della EcoArt Project, che ha messo su il Fada. E’ ritornato a casa per un mese. La sua è un’organizzazione non profit che con queste iniziative internazionali “sfrutta il potere dell’arte e del design per ispirare attenzione sui cambiamenti climatici, lo sviluppo sostenibile e il rispetto della natura”.

Il Festival un viaggio meditativo ispirato all’ambiente

Ad Acerenza viene offerta la possibilità di vedere opere di arte digitale, proiezioni, installazioni fotografiche virtuali, opere Nft (non fungible token) in “un viaggio virtuale meditativo nel cuore della mente umana, in un metaverso con l’utilizzo di visori Oculus”. Domenica 14 agosto un’ installazione sonora ambientale intitolata Arcadia, generata da piante collegate ad un sistema tecnologico, trasformerà le correnti galvaniche della pelle in suoni. Insomma un concerto fatto con le persone curato dal musicista australiano Sam Nester. Ma l’evento nel suo insieme esprime anche il desiderio di veder ripopolato il Paese trasformando le case abbandonate in residenze artistiche, come sta avvenendo in molte parti Europa. Se Berlino, per dire, ha destinato molti edifici a mercatini e luoghi dismessi, a comunità di pittori e musicisti cosi’ puo’ accadere anche per certi borghi del Sud Italia. D’altronde l’arte per i residenti è un potente incoraggiamento a restare, oltre a diventare attrattore turistico. Dopo l’edizione di Fada 2022, infatti, si valuterà insieme al Comune lo sviluppo di un progetto di Festival d’arte annuale Si ricorderà che anche il Ministero della Cultura sostiene progetti con simili caratteristiche.

Artisti in digitale

I 50 lavori selezionati nella galleria online di EcoArt Project comprendono opere digitali degli artisti Cheryl Maeder (Florida), Harold Garcia (New York), il gruppo MYStudio di Anna Borou Yu, Jiajian Min e Tiange Zhou (Cina e Boston), Sam Nester (New York e Australia), Rocco Davide Stigliani (Bologna e Tolve), Giuseppe Lo Schiavo (Londra e Milano), il magazine IRK e il gruppo French CowboyMia Macgarlane & Julien Crouigneau (Parigi), Peter Gerakaris (New Hampshire), Arantxa Sanchez Puentes (L’Avana), Christopher J Carter e Raleigh E Latham (California), Stefie Gan (New York), e Costas Picadas (Grecia e New York). Particolare rilievo viene dato ai disegni 3D della designer cubana, Arantxa Sanchez Puentes che ha vinto una residenza presso la Felegnameria Salandra come premio del concorso Design Havana 2021. Una presenza, la sua, che stimola la comunità locale a dare gambe al progetto residenziale in uno dei borghi più belli d’Italia.


  

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