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Festa del Bacalà 2022: Sandrigo incontra le Lofoten, patria del pesce protagonista della storia gastronomica Vicentina

Firstonline

Prenderà il via martedì 13 settembre con il Gran Galà del Bacalà, cena esclusiva su prenotazione, la Festa del Bacalà alla Vicentina che nelle due ultime settimane di settembre animerà le strade di Sandrigo che per l’occasione si vestiranno con i colori della bandiera norvegese. La Festa, giunta alla sua 35ma edizione, rende infatti omaggio alla comunità di Røst, piccola isola dell’arcipelago norvegese delle Lofoten dove si pesca e viene essiccato il merluzzo utilizzato per preparare il piatto. Negli anni questa festa è diventata punto di riferimento della tradizione gastronomica vicentina e ha contribuito a far conoscere e apprezzare il piatto che ormai in tutto il mondo rappresenta questo territorio. Per questo la Pro Sandrigo ha stretto un accordo con il Torrfisk Fra Lofoten, un’associazione di 23 produttori che condivide la passione per la ricerca della qualità: lo stoccafisso utilizzato per preparare i piatti da quest’anno sarà unicamente quello IGP del Consorzio, che sarà anche partner della Festa.

Festa del Bacalà alla Vicentina 2022: il programma

Anche quest’anno si annuncia con un ricco programma: martedì 13 settembre il Gran Galà del Bacalà, gli stand saranno poi attivi dal 15 al 18 e dal 22 al 26 settembre nelle piazze del paese dove, oltre al tradizionale piatto, si potranno gustare molte altre ricette tradizionali e innovative a base di bacalà: i bigoli, gli gnocchi, gli spaghettoni di grano duro, il pasticcio, la pizza gourmet, il bacalà in tempura, il risotto, il sushi con il bacalà e tante altre proposte. In abbinamento i vini del territorio della Cantina Beato Bartolomeo da Breganze e di IoMazzucato. Domenica 18 torna Bacco&Bacalà in villa Mascotto : il banco di degustazione di vini italiani e stranieri abbinabili al Bacalà. Non mancheranno gli accompagnamenti tradizionali legati al territorio con il vespaiolo e il durello, che da sempre si accostano bene al piatto tipico vicentino, ma saranno presentati anche abbinamenti audaci con una rinomata selezione di vini macerati (orange wine) e di PIWI da varietà resistenti. Tra i produttori presenti i partner storici della Festa del Bacalà, ioMazzucato e Cantina Beato Bartolomeo da Breganze, oltre ad aziende provenienti dalle diverse zone vocate del Veneto: Natalina Grandi e Fongaro dai Lessini Durello, Fattori, Virgili e Begali Lorenzo dalla Valpolicella, Tenuta Amadio e Mionetto dal trevigiano. Accanto a queste, altri grandi nomi dell’enologia nazionale come Donnafugata, Ferrari, Hofstätter, Allegrini, Fornaser, Endrizzi, Cesarini Sforza, Borgo Savaian e Orsogna.

Domenica 25 alle 10 invece la Confraternita del Bacalà celebrerà in Piazza Garibaldi l’investitura dei nuovi Confratelli che sarà anticipata dal Corteo del Doge con sbandieratori e figuranti. Nella stessa piazza alle 19.30 verrà portato in scena da una compagnia norvegese un abstract dell’opera Querini, la più grandiosa opera lirica dedicata alla storia di Pietro Querini e alla scoperta dello stoccafisso.

Durante la manifestazione mercatini solidali, dei sapori e delle tradizioni, workshop, mostre e concerti completeranno la proposta per il pubblico.

Un pesce di acque incontaminate prodotto oggi con gli stessi metodi antichi

Fin dall’epoca dei vichinghi, i norvegesi hanno essiccato il pesce all’aperto, grazie al vento fresco del mare, per ottenere lo stoccafisso. Si tratta di una prelibatezza prodotta quasi esclusivamente nel nord della Norvegia: per uno stoccafisso di qualità, occorre infatti la materia prima migliore.  Lo stoccafisso viene prodotto principalmente dallo skrei, il miglior merluzzo artico stagionale, o dal merluzzo artico, pescato al di sopra del circolo polare artico, dove le condizioni sono ideali per essiccare il pesce. 

Oggi, in Norvegia, lo stoccafisso viene prodotto usando gli stessi metodi e lo stesso ingrediente segreto di allora: la natura.  Da febbraio a maggio, il pesce resta appeso lungo la costa, vicino al mare, esposto agli elementi del nord della Norvegia. Le temperature attorno agli 0°C e il giusto equilibrio di vento, sole e pioggia rendono quest’area perfetta per l’essiccazione. In questo modo, è proprio la natura a trasformare questo pesce incredibile in uno stoccafisso prezioso, speciale e delizioso. 

Il metodo di essiccazione risale a migliaia di anni fa, e conserva il pesce alla perfezione. Proprio per questo lo stoccafisso era molto richiesto per nutrire i marinai sulle navi, cosa che lo ha reso noto e apprezzato in tutto il mondo.

Un carico di natura ricco di proteine, ferro e vitamina D e B12.

Il contenuto nutrizionale concentrato dello stoccafisso norvegese lo rende uno degli alimenti più proteici sul mercato: è infatti composto al 78,5% da proteine ed è inoltre ricco di ferro e vitamina D e B12.  Possiamo dire tranquillamente che lo stoccafisso norvegese è uno dei pesci più incontaminati e salutari che ci siano.

E non finisce qui: per gli amanti del cibo alla scoperta di ingredienti tradizionali sotto una luce moderna, lo stoccafisso è semplicemente perfetto. Il gusto caratteristico e la consistenza compatta lo rendono un prodotto unico, che merita il suo spazio sulla scena gastronomica moderna. 

Undicimila anni fa, i primi coloni sbarcarono sulla costa norvegese in cerca di un luogo in cui pescare e qui trovarono proprio quello che cercavano: un mare pullulante di vita. Tra le varie specie, il merluzzo era, però, quella più abbondante e da allora questo pesce si è affermato come la risorsa più importante per i pescatori norvegesi.

Nelle acque della Norvegia vive, infatti, il più grande stock di merluzzo al mondo, che da migliaia di anni garantisce la sopravvivenza degli abitanti della costa, non solo come fonte di cibo, ma anche come bene commerciabile.

Nel 2022 la Festa del Bacalà è stata candidata al prestigioso premio internazionale FOOD TRAVEL AWARD 2022.

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