Ferrovie dello Stato ha chiuso il 2012 con un utile pari a 380 milioni di euro, superando i 285 milioni registrati nel 2011. Lo ha annunciato l’amministratore delegato Mauro Moretti al congresso dell’Adiconsum. Il manager ha quindi sottolineato che, prima del suo arrivo, l’azienda , “aveva 2,1 miliardi di perdite su un fatturato di 6,7 miliardi. In sostanza, era fallita”. In ogni caso, oggi “il nostro fatturato da 8,2 miliardi circa si confronta con i 38 miliardi delle ferrovie tedesche e i 33 di quelle francesi”.
Oltre ai conti, il Cda di oggi discute anche della maxi emissione di bond da 1,5 miliardi annunciata a marzo. L’obiettivo è far fronte agli oltre 2 miliardi di crediti accumulati verso la pubblica amministrazione. In tutto il programma di emissioni obbligazionarie, secondo Milano Finanza, potrebbe raggiungere i 4 miliardi.
Intanto Ntv, l’azienda concorrente che gestisce i treni Italo, ha inviato una segnalazione all’Antitrust accusando Ferrovie dello Stato di dumping (ovvero un ribasso eccessivo dei prezzi) sulle tratte dell’alta velocità.
Secondo Ntv, si arriverebbe addirittura a un paradosso: i prezzi praticati da Trenitalia sulle linee tradizionali sarebbero ben più alti di quelli sulle linee ad alta velocità e di recente sarebbero stati aumentati in media del 6% i prezzi sui vecchi intercity.
“I nostri clienti già accusano noi e Ntv di avere prezzi troppo alti – ha replicato Moretti –. Che facciamo, li aumentiamo ancora? Non si è mai visto che un nuovo entrante chieda all’incumbent di alzare i prezzi”.
