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Ferrovie dello Stato, s’è dimesso tutto il Cda. Presto i nuovi vertici

Il presidente delle Ferrovie dello Stato, Marcello Messori, l’ad Michele Mario Elia e l’intero consiglio d’amministrazione delle Fs si sono dimessi dopo una riunione lampo tenutasi stamattina.

Il vertice delle Fs ha preso atto della sostanziale manifestazione di sfiducia di recente espressa dal premier Matteo Renzi per i ritardi nel processo di privatizzazione.

I dissidi al vertice delle Fs per le divisioni tra l’ad Elia che voleva testardamente la privatizzazione delle Fs in blocco sul modello delle Poste e il presidente Messori che invece, in piena sintonia con il ministro Delrio, proponeva di legare privatizzazione e liberalizzazione del mercato ferroviario scorporando la rete in modo da mantenerla pubblica sul modello Terna e Snam per poi privatizzare tutto il resto del gruppo hanno finito per ritardare oltre il 2015 la parziale ritirata dello Stato e indotto Renzi a voltare pagina.

A breve il Governo dovrebbe nominare i nuovi vertici delle Fs che guideranno il gruppo verso scorporo e privatizzazione. Renato Mazzoncini (Busitalia) è in pole position per diventare il nuovo ad.

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