Trimestrale record per Ferrari, che chiude il periodo gennaio-marzo 2018 con un utile netto da 149 milioni di euro, in aumento del 19,4% su anno. Lo ha annunciato il Cavallino in una nota.
Quanto ai ricavi, si sono attestati a 831 milioni, per un incremento dell’1,3% (+6,3% a cambi costanti).
L’Ebitda ha raggiunto quota 272 milioni, con un margine che si colloca al 32,8%, mentre l’Ebit ha toccato i 210 milioni, con un incremento del margine di 370 pbs, al 25,3%.
L’indebitamento industriale netto è sceso di 60 milioni di euro, a 413 milioni, cifra che scende ulteriormente a 383 milioni se si esclude il riacquisto di azioni proprie.
Le consegne hanno raggiunto le 2.128 unità, 125 in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso (+6,2%).
Sul fronte degli obiettivi per il 2018, Ferrari conferma i target: consegne oltre le 9mila unità, incluse le supercar; ricavi superiori ai 3,4 miliardi; adjusted Ebitda di almeno 1,1 miliardi e indebitamento industriale netto inferiore a 400 milioni, inclusa una distribuzione dei dividendi ai possessori di azioni proprie ed esclusi potenziali riacquisti di azioni.
Ferrari annuncia anche che nel corso della prima metà di settembre a Maranello sarà ospitato un Capital Market Day.
La reazione degli operatori di Borsa alla trimestrale è stata nervosa: le azioni, che in mattinata perdevano circa un punto percentuale, sono rapidamente passate in territorio positivo per poi tornare a perdere oltre l’1,3% e ridurre la perdita a -0,7%. I ricavi risultano sotto le attese, l’ebitda e l’utile netto invece sono superiori al consensus, mentre l’indebitamento industriale è calato meno del previsto.