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Ferrari: trimestre record, l’outlook sale e il titolo vola

FIRSTonline

Ferrari chiude un trimestre da record, rivede al rialzo i target 2016 e vola in Borsa. Fra luglio e settembre le consegne totali hanno segnato un rialzo di 29 unità, a 1.978 (+1,5%), e i ricavi netti sono cresciuti dell’8,3% (+7,9% a cambi costanti), a 783 milioni di euro. L’adjusted Ebitda è risultato pari a 234 milioni, con un margine del 30%, e l’adjusted Ebit ha raggiunto i 172 milioni, con un incremento del margine di 260 punti base al 22%. L’utile netto è aumentato del 20%, a 113 milioni, e l’indebitamento industriale netto è migliorato a 585 milioni, dai 763 milioni di fine giugno.

Di riflesso a questi numeri, Ferrari ha rivisto al rialzo l’outlook 2016, stimando ricavi netti superiori a 3 miliardi di euro (3,070 miliardi la stima attuale del consenso) e consegne per 8 mila unità circa, incluse le supercar. L’adjusted ebitda, nelle nuove stime, è previsto a quota 850 milioni di euro, in rialzo dagli 800 milioni precedentemente calcolati (825 milioni la stima attuale del consenso). Infine, l’indebitamento industriale netto è visto scendere sotto i 700 milioni contro la precedente stima di un dato pari o al di sotto di 730 milioni (692 milioni la stima attuale del consenso).

Sempre nel trimestre il free cash flow da attività industriali è stato pari a 178 milioni di euro, da 92 milioni un anno prima, e il free cash flow a 175 milioni, da 74 milioni. Le spese generali, amministrative e di vendita sono aumentate (-3 milioni) soprattutto a seguito del lancio dei nuovi modelli e dei costi sostenuti per i nuovi negozi a gestione diretta. I costi di ricerca e sviluppo e i costi industriali sono risultati in linea con quelli dell’anno precedente. I cambi, escluse le operazioni di copertura, hanno avuto un impatto negativo per 3 milioni sul cambio delle transazioni, principalmente a causa della sterlina, in parte compensato dallo yen.

L’aliquota fiscale di Ferrari è scesa al 29,8%, dal 33,8% di un anno prima grazie alla decisione del Governo di ridurre l’aliquota nominale al 24%, dal 27,5%, entro il 2017. A livello geografico le consegne di Ferrari sono salite nel terzo trimestre del 5% nell’area Emea a 859 unità, del 3% nelle Americhe a 701 e del 15% nella Greater China (Cina, Hong Kong e Taiwan) a 180, mentre nel resto dell’Asia Pacifico (Apac) sono calate del 19% a 238 per “ritardi logistici causati da uno dei nostri vettori”.

Nei nove mesi le consegne sono aumentate del 14% in Emea a 2.762, dell’1% nelle Americhe a 1.998 e del 19% nella Greater China a 496. In calo del 3%, invece, nel resto dell’Apac. A livello di ricavi nel trimestre (+8,3% e +7,9% a cambi costanti a 783 milioni) quelli dalla vendita di automobili e parti di ricambio (537 milioni) erano in linea con l’anno precedente grazie ai maggiori volumi di 488 GTB, 488 Spider e F12tdf e dalle prime consegne dei modelli GTC4Lusso e LaFerrariAperta. I ricavi generati dai Motori sono balzati nel periodo del 92% a 97 milioni grazie alle vendite a Maserati e all’aumento dei ricavi generati dalla fornitura ad altre scuderie di Formula 1.

La crescita dei ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio (+14% a 125 milioni) è attribuita “al miglior posizionamento nelle classifiche del Campionato 2015 rispetto al 2014, all’aumento dei ricavi legati alle sponsorizzazioni e al contributo positivo delle attività legate ai marchi”. Ferrari e Fca Bank hanno anche perfezionato l’accordo annunciato in precedenza relativo all’attività dei servizi finanziari in Europa a seguito del quale Ferrari riceverà 432 milioni di euro.

Per quanto riguarda il dividento, nel corso della conference call, Sergio Marchionne ha fatto sapere che, Ferrari verserà a titolo del 2016 un dividendo più alto del 2015 e del 2014. 

All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Ferrari guadagna il 5,3%, a 48,54 euro.

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