E’ un bel pacco di azioni Ferrari quello che Sergio Marchionne, il presidente della Rossa di Maranello oltre che ceo di Fca, ha in portafoglio. Il 4 gennaio scorso, il giorno del debutto della Ferrari a Piazza Affari, Marchionne deteneva esattamente 1,462 milioni di azioni per un controvalore di circa 65 milioni di euro.
Lo si deduce dalle comunicazioni sulle partecipazioni rilevanti nelle società pubblicate dalla Consob olandese (AFM), in quanto la Ferrari è formalmente domiciliata in Olanda per ragioni di governance societaria.
Dalle stesse comunicazioni emerge che Exor, la cassaforte degli Agnelli di cui è presidente John Elkann, ha in mano il 23,5% di azioni Ferrari e potrebbe salire fino al 30% del capitale.
Piero Ferrari, figlio del mitico Enzo che fondò la Rossa, ha il 10% del capitale. In totale le famiglie Agnelli e Ferrari, che sono unite da un patto parasociale, hanno il 33,5% del capitale e il 48,8% dei diritti di voto.