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Ferrari sale sull’ibrido, 15 modelli in arrivo. E rivede i target

Ferrari presenta il nuovo piano industriale agli investitori e lo fa con tante ambiziose novità: tra queste spiccano le due nuove auto sportive, serie speciale e limitata di un nuovo segmento denominato “Icona” e ispirato ai simboli degli anni ’50 che hanno fatto la leggenda del Cavallino, e il primo Suv targato Maranello e dedicato a Sergio Marchionne. Si chiamerà Purosangue, sarà un veicolo ibrido e non sarà l’unico, perché la svolta verso l’elettrico era uno dei desideri del Ceo scomparso a luglio, che ne aveva fatto un cavallo di battaglia anche nell’ultimo piano Fca. In tutto saranno lanciati 15 nuovi veicoli da qui al 2022, un record già di per sé, e il 60% di questi sarà a motore ibrido.

I NUOVI TARGET FINANZIARI

“Il piano industriale 2018-2022 non è solo mirato ad ottenere risultati superiori nel medio termine, ma a continuare a realizzare il sogno del fondatore. Stiamo investendo con l’ottica dei prossimi 10-20 anni, oltre che dei prossimi 5”, ha detto il nuovo Ad Louis Camilleri, che avrà l’arduo compito di portare a termine il lavoro di Marchionne, capace di raddoppiare il profitto della Ferrari in soli quattro anni. L’ambizione è ora quella di portare il fatturato a sfiorare i 5 miliardi nei prossimi quattro anni: uno scenario che finora non ha convinto i mercati, visto che dopo già dopo l’addio di Marchionne il titolo di Maranello ha perso molto terreno, nonostante gli utili record del primo semestre e che ora, dopo un primo sbandamento, viaggia in terreno positivo.

Forse perché Ferrari ha rivisto parzialmente i target 2018: confermate le 9 mila consegne e il fatturato netto a 3,4 miliardi, la casa punta ad una maggiore riduzione dell’indebitamento a quota 350 milioni anziché 400, e investirà 650 milioni anziché i 550 annunciati. Le stime al 2022 sono leggermente inferiori a quanto precedentemente annunciato. Ferrari prevede al 2022 un ebitda adjusted tra 1,8 e 2 miliardi di euro dai 2 miliardi stimati inizialmente. I ricavi netti saranno inferiori a 5 miliardi di euro, l’ebit adjusted superiore a 1,2 miliardi, un eps (utile per azione) diluito adjusted di 4,7 euro con un free cash flow tra 1,10 e 1,25 miliardi di euro. Ferrari arriverà a fine 2020 senza alcun debito industriale netto, ha precisato il direttore finanziario Antonio Picca Piccon nel corso della presentazione.

LE SUPERCAR MONZA SP1 E SP2

Si riparte da Marchionne anche nelle scelte commerciali: le due nuove supercar, Monza SP 1 e SP 2 (rispettivamente monoposto e biposto), che saranno prodotte in meno di 500 esemplari e avranno prezzi più alti rispetto al passato (in generale, la politica del nuovo piano è di un aumento dei prezzi), sono state fortemente volute dal manager italo canadese, che vide dei modelli storici in un concorso di bellezza per auto di lusso nel 2016. Nonostante il parere contrario di alcuni tecnici, perchè le auto del tipo barchetta, prive di copertura e di parabrezza non possono essere omologate in tutti i Paesi, Marchionne ha insistito e ora i due gioielli della serie limitata Icona sono stati svelati e saranno dotati del motore più potente mai uscito dai cancelli di Maranello: un V12 con 810 cavalli. Tradotto significa che permette di raggiungere i 100 km all’ora in 2.9 secondi. Il miglior rapporto peso/potenza è poi garantito dall’utilizzo esteso della fibra di carbonio, la stessa usata sui circuiti di Formula 1. Il prezzo è ancora top secret, ma sarà appunto un top di gamma: gli analisti di Equita prevedono un range di costo tra 1,5 e 2 milioni di euro.

ARRIVANO LE IBRIDE E IL “5 PORTE”

Oltre a Icona ci saranno altri tre segmenti: Gran Turismo, Sport Car e Serie Speciali. E poi, come detto, la grande novità del suv, una prima assoluta per il Cavallino e ancora nel segno di Marchionne, a cui il presidente John Elkann ha dedicato un pensiero in apertura del Capital Market Day: “Chiunque lo abbia conosciuto conserva un ricordo speciale: Sergio ha rivestito ruolo fondamentale nel rendere possibile questo futuro e di ciò gli saremo sempre grati”. Purosangue arriverà alla fine del piano, nel 2022, e sarà un “veicolo unico che andrà a ridefinire le aspettative della categoria, caratteristiche che non sono mai viste prima. Sarà elegante, potente, versatile, spazioso, dotato di connettività e infotainment”. Il motore V8 ibrido non sarà dunque l’unica novità: la prima auto della storia Ferrari a ruote alte e a cinque porte (“Mai la Ferrari farà un modello a quattro porte”, aveva detto Enzo Ferrari, e infatti le poche berline fatte finora avevano sì 4 posti ma solo 3 porte) sarà un veicolo 4.0, per un mercato più ampio ma che comunque avrà un proprio stile e dovrà differenziarsi da quelli che sono tutti gli altri modelli suv presenti sul mercato. “Per me – ha infatti tenuto a precisare Camilleri durante il Capital Markets Day – è impossibile avvicinare la parla suv a Ferrari. Non voglio offendere nessuno ma la parola suv non va bene”.

Aggiornato alle 14:04 del 18 settembre 2018

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Categories: Finanza e Mercati