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Ferrari riparte: Modena e Maranello a pieno regime

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Ferrari torna alla normalità, o quasi. La casa del Cavallino ha annunciato venerdì che, nel corso della settimana, la produzione di automobili è tornata gradualmente a pieno regime nelle fabbriche di Maranello e di Modena. Com’è ovvio, le operazioni non sono ricominciate come sempre, ma nel rispetto delle norme anti-contagio. A questo scopo, Ferrari ha varato un piano di sicurezza sanitaria chiamato “Back on Track”, ossia “Di nuovo in pista”.

In base al nuovo protocollo, Ferrari permette ai dipendenti (e ai loro familiari) di fare gli esami del sangue per poter escludere di essere stati contagiati dal coronavirus. Il personale sarà dotato anche di un’app che consentirà di tenere sotto controllo eventuali sintomi da infezione di Covid-19 e di tracciare gli spostamenti. Infine, Ferrari garantirà a eventuali lavoratori infetti da Covid-19 un alloggio adatto per l’autoisolamento, con tanto di assistenza medica e forniture di ossigeno e medicinali.

Per quanto riguarda il riavvio della produzione, la prima auto a uscire dalle linee “Serie speciali” degli stabilimenti del Cavallino dopo sette settimane di sospensione dei lavori è stata una Ferrari Monza SP2 con livrea nera e grigia, fa sapere l’azienda.

Nei giorni successivi, hanno ripreso la piena operatività anche le linee 12 e 8 cilindri: tra le prime vetture prodotte nella ripresa post-lockdown, infatti, ci sono state anche una spider 812 Gts di colore grigio Gts e una F8 Tributo di colore rosso corsa. I tre modelli sono ora pronti per essere consegnati ai loro proprietari: gli ordini sono arrivati rispettivamente da Stati Uniti, Australia e Germania.

Intanto, a circa due ore dalla chiusura dei mercati, il titolo in Borsa di Ferrari guadagna lo 0,8%, a 146,80 euro per azione (ma negli stessi minuti il Ftse Mib sale dell’1,2%). Nella media dell’ultimo mese, il Cavallino ha messo a segno un rialzo del 7,66%.

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Categories: Economia e Imprese