Ferrari dà il via liberal al dividendo sull’esercizio 2019, e il titolo immediatamente vola in Borsa. C’era molta attesa per l’assemblea degli azionisti del Cavallino, che doveva fare il punto sui risultati e i nuovi obiettivi alla luce dell’emergenza coronavirus: dopo che il CEO Louis Camilleri ha confermato lo stacco della cedola da 1,13 euro per azione, pari a un ammontare complessivo di 210 milioni di euro, il titolo Ferrari a Piazza Affari ha guadagnato fino al 4%, oltre i 143 euro per azione. “La distribuzione del dividendo riflette la nostra fiducia nel futuro ed è anche una ricompensa per i nostri azionisti in questi momenti difficili”, ha detto Camilleri, aggiungendo che “nessuno sa quando ci sarà la fine di questa situazione di emergenza, ma l’importante è essere pronti e Ferrari è pronta”.
“I risultati record del 2019 ci hanno messo nella posizione per affrontare il futuro”, ha ancora detto il manager, rassicurando anche la platea dei soci sul business del 2020, che non dovrebbe risentire troppo della crisi scatenata dal virus: “Le 5 nuove auto presentate da Ferrari nel corso del 2019 hanno avuto tutte una risposta entusiasta da parte del mercato e sostengono il nostro portafoglio ordini per 2020 che resta più forte che mai in termini sia assoluti sia relativi”. L’assemblea ha anche votato per il rinnovo del Cda, con Camilleri CEO e John Elkann presidente. I membri del board hanno anche confermato di aver rinunciato, in parte o interamente, al loro compenso per il resto di quest’anno al fine di fornire gli aiuti necessari a Modena, Maranello e alle zone limitrofe.
“Gli aiuti saranno destinati tra l’altro per la fornitura di beni di prima necessità – ha tenuto a dire Elkann -, di computer e lavagne digitali alle scuole primarie e secondarie per aiutare a garantire la continuità dell’istruzione sia durante che dopo la crisi, e la creazione di importanti fondi per molti ospedali locali della nostra zona”. Inoltre, il presidente ha ricordato che “Ferrari ha anche contribuito a fornire ventilatori e maschere, assolutamente necessari all’inizio della crisi. Più di recente, ha avuto un ruolo fondamentale nella produzione di valvole speciali nello stabilimento di Maranello da utilizzare per la conversione di maschere subacquee a scopo respiratorio, che questa settimana vengono consegnate agli ospedali di tutto il Paese”.
Quanto alla riapertura dell’attività, Elkann ha commentato che “i pensieri e le nostre azioni sono in primo luogo e fondamentalmente rivolti alla necessità di garantire l’ambiente lavorativo più sicuro possibile per il nostro personale”. Parlando di ‘Back on Track’, Elkann ha sottolineato che “è un processo dettagliato che abbiamo sviluppato per testare numerosi sistemi e protocolli per consentire la riapertura sicura e graduale dell’ambiente di lavoro Ferrari. Con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, e in collaborazione con i nostri partner sindacali, stiamo portando avanti un progetto avanzato con pratiche all’avanguardia, frutto della collaborazione con un pool di scienziati ed esperti”-