L’utile netto vola e il titolo accelera in Borsa. Ferrari ha chiuso il 2018 con utile netto pari a 787 milioni di euro, in crescita del 46% rispetto al 2017 e un utile netto adjusted in rialzo del 20%. Stabili i ricavi netti, che si assestano a quota 3,42 miliardi edi euro (+0,1%). In forte rialzo l’ebitda adjusted che è cresciuto dell’8% a 1,114 miliardi, con il margine al 32,6% dal 30,3% a fine 2017, mentre l’ebit adjusted si è assestato a quota a 825 milioni, in progresso del 6% rispetto all’anno prima.
L’eps diluito è di 4,14 euro (+47%) e l’eps diluito adjusted è di 3,40 euro (+21%). In calo l’indebitamento industriale, sceso dai 473 milioni di fine 2017 ai 440 milioni di oggi.
Per quanto riguarda le vendite, il cavallino rampante ha consegnato 9.251 vetture (+10,2% rispetto all’anno precedente). Questo risultato è stato trainato da un aumento del 19,6% delle vendite dei modelli a 12 cilindri (V12), mentre i modelli a 8 cilindri (V8) sono aumentati del 7,3%.
I dati pubblicati oggi testimoniano che tutti i target dell’anno sono stati raggiunti o superati.
In riferimento al solo quarto trimestre 2018, Ferrari ha registrato ricavi netti pari a 845 milioni di euro (+1% sul 2017), con 2.398 vetture consegnate (+19%). L’utile netto adjusted trimestrale è stato pari a 191 milioni (+40%), l’ebitda adjusted di 274 milioni (+6%), e l’ebit adjusted di 195 milioni (+1%).
Per il 2019 Ferrari attende ricavi sopra i 3,5 miliardi di euro e un Ebit in rialzo del 6% tra 850 e 900 milioni. L’ebitda adjusted è atteso tra 1,2 e 1,25 miliardi di euro, in aumento di circa il 10% rispetto ai risultati del 2018. L’eps diluito adjusted è previsto tra 3,50 e 3,70 euro, con una crescita di circa il 6% sul 2018. Infine, il free cash flow industriale è atteso a circa 450 milioni di euro (+10%).
A Piazza Affari, il titolo Ferrari, che prima dei conti viaggia in calo di circa punto percentuale, inverte la rotta e comincia la risalita fino a sfondare nuovamente quota 100 euro per azione, vista l’ultima volta il 22 gennaio. Alle 16.25 le azioni guadagnano il 9,18% a 106,8 euro.
(Ultimo aggiornamento: ore 16.25 del 31 gennaio).