Ferrari archivia il primo trimestre con ricavi per 556,1 milioni (+13,2%) e 1.733 vetture consegnate, in crescita dell’11,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’utile della gestione ordinaria cresce del 13,4%, a 60,5 milioni, mentre l’utile netto sale del 17,2% (42,1 milioni).
Questi risultati “sono frutto del successo della 12 cilindri FF e del positivo andamento dei modelli 8 cilindri, che vedono la California protagonista nel settore GT e la 458 in versione coupé e spider come riferimento tra le sports car”, spiega la società. La posizione finanziaria industriale netta al 31 marzo “è la migliore della storia della Ferrari, con oltre 860 milioni di Euro, mantenendo investimenti sul prodotto estremamente elevati e con un flusso di cassa netto, generato nel primo trimestre dell’anno, di 152 milioni”.
Per quanto riguarda le vendite, gli Usa si confermano primo mercato, con una crescita del 16%. In Europa spicca l’andamento nel Regno Unito, +31% per 177 vetture consegnate, e in Germania, dove Ferrari cresce del 24%. Fa eccezione l’Italia, che chiude con 121 vetture, 65 in meno rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Nella Greater China (Cina, Hong Kong e Taiwan) sono state vendute 154 vetture, mentre in Medio Oriente la crescita è stata del 23% (81 vetture).