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Ferrari, le utility e Wall Street spingono il Ftse Mib: +0,6%

Borse calde nella prima seduta di agosto, anche se il petrolio svolta in rosso. Piazza Affari chiude in crescita dello 0,59%, 21.612 punti, trascinata da Ferrari che mette a segno un balzo in avanti del 4,15%. Ancora più toniche le altre piazze continentali: Francoforte, +1,1%, Madrid +0,8%, Londra +0,7%, Parigi +0,65%. 

Wall Street parte col turbo e il Dow 30 sembra pronto a mettere a segno un nuovo record (già 30 nel 2017), avvicinandosi a quota 22.000 punti. A fare da traino sono le trimestrali societarie: stando a FactSet, il 73% delle aziende quotate sullo S&P 500 fino a venerdì scorso aveva superato le stime sui ricavi; di questo passo la stagione potrebbe rivelarsi la migliore dal 2008. Stasera anche Apple svelerà i suoi conti.

L’euro si mantiene in zona 1,18 sul dollaro, mentre il petrolio arretra rapidamente, dopo aver superato anche la soglia dei 53 dollari: Brent 51,09 dollari al barile, -3,09%. Oro in lieve rialzo dello 0,18%, 1271,7565 dollari l’oncia.

Il mercato dell’obbligazionario si conferma positivo, con scambi però modesti. Il rendimento del decennale italiano scende al 2,02%, lo spread con il Bund a 153.10 punti, -1,42%.

In Piazza Affari la scuderia Agnelli fa faville grazie a Ferrari, che domani mercoledì presenterà l’andamento del trimestre. A spingere il cavallino rampante sono indiscrezioni stampa su un possibile ’utility vehicle’ a quattro posti nel quadro di un’espansione che vada oltre il mercato di nicchia della casa di Maranello, con prospettive di  raddoppiare l’utile entro il 2022. Exor +1,19%, Fca +0,29%, nonostante i dati sulle immatricolazioni Usa nel mese di luglio. 

In pole position le utility con Italgas +2,11%, Terna +1,62%, Snam +1,3%. Bene Buzzi +1,21%. Fra le big del petrolio svetta Eni, +0,75%. Oggi l’ad Claudio Descalzi ha incontrato il primo ministro egiziano, Sherif Ismail, per parlare del mega giacimento di Zohr. 

Sul fronte opposto del listino si ferma Tenaris -2,09%. In calo la moda con Ferragamo, -2,08%, dopo i conti presentati ieri.

Fra le banche, Ubi -1,03%, risulta la peggiore. Intesa, +0,14%, aggancia un piccolo rialzo nel finale, dopo aver battuto le attese con gli utili del secondo trimestre e confermato il target di 3,4 miliardi di dividendi cash sul 2017, ma anche dopo aver chiuso la porta a cedole extra per quest’anno. Fra i titoli più deboli Mediaset -0,97%.

Fra le mid cap ancora una giornata in rally per Piaggio, +5,54%. Banca Carige lascia sul terreno il 4,72% dopo i guadagni di ieri. In lieve rialzo Fincantieri, +0,7%, nel giorno dell’incontro al vertice fra rappresentanti del governo italiano e francese per il futuro di Stx France.

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