Ferragosto un po’ sottotono. Se fino a poco tempo fa il ponte dell’estate era una certezza per il settore turistico, oggi le partenze degli italiani sono in calo e a riempire le spiagge e le città del Bel Paese sono soprattutto gli stranieri. Discorso diverso per i turisti domestici che a causa del carovita e del clima hanno ridotto la media della lora vacanza o preferito andare all’estero, in primis in Albania. Come sintetizza il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, parlando con l’Ansa, “non sta andando male, per carità, ma nemmeno a gonfie vele come dovrebbe essere in questo periodo”. Ma un ministro del Turismo come la Santanchè serve a qualcosa?
Versilia e Sardegna senza boom
Non c’è il tutto esaurito in Sardegna, così come a Versilia, classiche mete ferragostane italiana. “Siamo al 70% di occupazione (l’anno scorso eravamo all’87%). Insomma, possiamo dire un calo generalizzato del 15% ma in certi luoghi purtroppo molto di più, si arriva anche a meno 30%”, ha dichiarato il presidente di Federalberghi.
In Veneto verso il tutto esaurito negli alberghi
Tutta un’altra storia in Veneto. La vigilia di Ferragosto si presenta con gli alberghi quasi tutti pieni nelle principali località turistiche a detta di Federalberghi. In cima ci sono le località di mare, da Jesolo a Caorle, da Sottomarina a Eraclea mare, dove il 96% delle strutture sono già al massimo delle prenotazioni. Anche la montagna sta andando molto bene, con le strutture ricettive quasi al completo, per il 90%. “Qualche camera in questa settimana si può ancora trovare – aggiunge il presidente della federazione Massimiliano Schiavon – ma nella maggior parte degli hotel si va ormai verso il quasi tutto esaurito. Si sta registrando il definitivo superamento delle dinamiche ancora condizionate dal periodo della pandemia”. Il ponte lungo di Ferragosto dà buoni risultati anche nelle città d’arte, soprattutto a Venezia, così come nel lago di Garda, i borghi storici, le città murate. Le città d’arte sono preferite soprattutto dai turisti americani.
Un po’ di delusione per la Romagna
Senza eccessi la Romagna. Sulla riviera infatti c’è molta gente, ma non c’è quel pienone che si era soliti registrare in passato, quando nei giorni di metà agosto non era praticamente possibile trovare una camera libera o uno spazio in spiaggia. Gli operatori non celano un po’ di delusione che sicuramente riguarda quasi tutte le località turistiche italiane, ma che a Rimini e dintorni fa ancora più male, colpite dall’alluvione di maggio che ha rallentato la partenza della stagione estiva. E agosto non è riuscito a compensare una flessione generalizzata dovuta anche al caro-prezzi e all’inflazione.
Verso pienone per il litorale romano
Estate frizzante per Roma. Ristoranti, stabilimenti balneari e locali del litorale romano registrano il pienone di prenotazioni e presenze per Ferragosto. Non ci sono solo i romani non partiti in questo periodo, ma anche tanti turisti stranieri – statunitensi, spagnoli e nordeuropei in testa – che stanno frequentando, come non mai, Fiumicino, Fregene, Maccarese e Passoscuro. Per non parlare della città di Roma, presa d’assalto soprattutto dai turisti americani.