Ben 91mila ristoranti aperti e circa 5 milioni di clienti attesi. Ferragosto a tavola è una tradizione che si rinnova e lo fa alla grande. Godere delle tradizioni culinarie italiane è l’osservazione più esaltante diffusa dalla Federazione dei pubblici esercizi. Si preannunciano ottimi affari, anche per chi tende a lamentarsi. Quest’anno il 15 agosto segna l’apice di un trimestre, giugno-agosto, molto buono con una spesa turistica complessiva intorno a 62 miliardi di euro. Più di 11 miliardi sono spesi per i pasti fuori casa. Chef, ristoratori, gestori di strutture, gioiscono alla faccia di tutte le previsioni pessimistiche che da noi non mancano mai. E, tutto sommato, ritrovarsi a tavola in posti non iperaffollati, non dispiace agli amanti della natura e del paesaggio. C’è, tuttavia, chi come il sindaco di Bologna critica il New York Times per aver scritto che la città è vittima di overtourism e di consumo stratosferico di mortadella. Come al solito, un politico non perde l’occasione di prendersela con i giornalisti anche a Ferragosto. Ma poi metti la buona notizia dell’Ocse secondo cui il reddito degli italiani è cresciuto e…Ferragosto in trattoria diventa una meta obbligata. Il giorno vale bene una grigliata, scordandosi di colesterolo, diete, spesa sostenibile.
Quanto si spende?
I locali saranno affollati da residenti e turisti italiani – prevede Fipe – ma sono tanti anche gli stranieri attesi. La tendenza generale dice che quasi il 50% dei ristoranti hanno prenotazioni sia per il pranzo che per la cena, ma nel Centro Nord, la festa dell’Assunzione viene festeggiata prevalentemente a cena. Il prezzo medio a persona è di 59 euro, bevande incluse, con ovvie variazioni da luogo a luogo.
“Ferragosto è da sempre la festa dell’estate più sentita, dai tempi delle antiche feriae augustales dell’antica Roma, da cui il nome. È un momento di riposo e condivisione per stare con gli amici e i propri affetti”, dice Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe. D’altra parte anche le organizzazioni caritatevoli e le onlus stanno organizzando pranzi per i più bisognosi, che vacanzieri non sono.
Per ora il bilancio dell’estate italiana ha segni positivi con 215 milioni di presenze. Dietro questi dati ci sono questioni controverse come le concessioni balneari, i prezzi di ombrelloni e sdraio, le speculazioni a danno dei turisti e l’ambiente non adeguatamente protetto. Ma vuoi mettere un piatto di pastasciutta con tutti i mali dell’Italia ? Il primo si digerisce, i secondi proprio no.