Salvatore Ferragamo ha chiuso i primi nove mesi con ricavi per 744 milioni di euro, in calo del 9,8% a cambi costanti e dell’11,9% a cambi correnti, rispetto ai primi nove mesi del 2023. Nel terzo trimestre, i ricavi sono stati pari a 221 milioni di euro, in calo del 7,2% a cambi costanti e del 9,6% a cambi correnti, penalizzati dalla debolezza del mercato asiatico, dal canale secondario e dal business Wholesale.
Stamattina a Piazza Affari il titolo perdeva il 2% a 6,345 euro. La giornata è proseguita in flessione.
“I risultati del terzo trimestre hanno risentito del difficile contesto macroeconomico e dei consumi, situazione che ci aspettiamo possa continuare anche nell’ultima parte dell’anno” ha detto Marco Gobbetti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Salvatore Ferragamo “La minor propensione all’acquisto dei consumatori è più evidente nell’area Asia-Pacifico e rappresenta il fattore che ha più influito sull’andamento delle vendite. Il canale secondario è stato impattato anche dal basso livello del traffico, che continua a interessare anche il canale wholesale. Risultati incoraggianti nelle vendite nel canale retail primario in Europa, Giappone e America Latina, in tutte le principali categorie di prodotto della rinnovata offerta di continuativi, ed in particolare nelle borse e scarpe donna guidate anche da alcune nuove icone, ha aggiunto il ceo.
Durante l’assemblea è stato cooptato Ernesto Greco quale consigliere di amministrazione ed è stato deliberato di convocare l’assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti per il 26 novembre 2024.
Risultato operativo 2024 atteso nella parte bassa del consensus
In questo contesto, “le performances sono inferiori alle nostre aspettative e stanno ritardando i tempi di realizzazione dei nostri obiettivi finanziari” ha aggiunto Gobbetti, mentre nella nota si legge che “In considerazione del perdurare delle incertezze sulla domanda da parte dei consumatori del lusso, prevediamo che il risultato operativo per l’intero esercizio si collocherà nella parte più bassa delle attuali aspettative degli analisti“.
Il Cda che ha esaminato i conti ha inoltre cooptato Ernesto Greco quale consigliere di amministrazione e ha deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli per il prossimo 26 novembre.
Perde soprattutto l’Asia cn un -16,7%, segue l’Emea con -11,5%
Nel dettaglio dei mercati, l’emea ha archiviato i nove mesi in calo del 11,5% sia a tassi di cambio costanti che correnti per 184,5 milioni, a causa del canale wholesale in calo del 28%. Il Nord America ha registrato una flessione del 6,4% a tassi di cambio costanti per 207,7 milioni e del -6,1% a cambi correnti, mentre il Centro e Sud America ha perso il 3,3% a tassi di cambio costanti e il -7,3% a tassi di cambio correnti per 54,5 milioni. L’area Asia Pacifico ha perso il 16,7% a tassi di cambio costanti (-18,1% a cambi correnti) per 216,1 milioni. Infine il Giappone è cresciuto del 3,9% a tassi di cambio costanti (-5,4% a cambi correnti) per 60,9 milioni.
Per canali di vendita, il retail diretto ha perso il 5,6% a tassi di cambio costanti -7,9% a tassi di cambio correnti) per 552,2 milioni, mentre il wholesale ha perso il 22,1% a tassi di cambio costanti (-21,0% a cambi correnti) per 171,6 milioni.