Giornata no per Salvatore Ferragamo a Piazza Affari. L’azienda del lusso arriva a perdere fino al 9% in apertura di seduta, toccando il minimo di 10,42 euro per azione (dai 21,03 dell’apertura). Il titolo è di gran lunga il peggiore di tutto il Ftse Mib, che galleggia sulla parità, e il motivo è presto spiegato: la maison fiorentina non ha confermato conferma gli obiettivi di medio termine su ricavi, profittabilità, controllo dei costi e investimenti annunciati al mercato nel febbraio scorso.
E’ quanto si legge in una nota del gruppo fiorentino a valle di una riunione del cda che ha valutato i programmi di sviluppo e i programmi di investimento per il rilancio del brand e l’ottimizzazione dei processi. Il gruppo “ha preso atto di un prolungamento all’esercizio 2018 della fase di transizione che ha caratterizzato il 2017 e dei relativi riflessi sulle ambizioni di medio periodo”: tali ambizioni non vengono pertanto confermate “in quanto piu’ difficilmente perseguibili”
A febbraio, in occasione dell’investor day, Salvatore Ferragamo aveva indicato tre obiettivi di medio termine: un incremento dei ricavi a un tasso di circa due volte superiore a quello del mercato; un miglioramento della profittabilita’ attraverso un miglioramento del margine lordo e dell’ebitda e attraverso uno stretto controllo dei costi operativi; un controllo degli investimenti.