Continua la lotta di Salvatore Ferragamo contro il fenomeno della contraffazione, che affligge, in diversa misura, tutti i marchi più prestigiosi della moda e del lusso. Nel corso del 2014 l’attività anticontraffazione (condotta dal gruppo soprattutto in Cina e sul canale Internet) ha portato all’intercettazione e al blocco di circa 90mila inserzioni di prodotti contraffatti che sono state rimosse dai siti di aste on line.
Sono stati chiusi poi oltre 350 nomi a dominio e siti web illeciti, mentre più di 10mila prodotti contraffatti sono stati sequestrati e distrutti. Solo le autorità doganali cinesi hanno confiscato oltre 1.500 falsi in uscita dal Paese, per un valore stimato superiore a sette milioni di dollari.
“Nel 2014 – ha spiegato il presidente del gruppo, Ferruccio Ferragamo – abbiamo incrementato il numero di piattaforme di e-commerce monitorate. In Cina abbiamo anche aumentato i controlli nelle attività offline, in particolare nell’ambito delle fiere di settore e dei reseller”.
Sempre in Cina “è stato confermato in appello il verdetto ottenuto nell’anno precedente nei confronti di un hotel di alto livello il cui negozio vendeva prodotti contraffatti – ha aggiunto Ferragamo -. Il nostro impegno nella lotta alla contraffazione sarà ulteriormente intensificato nel corso del 2015, sia per tutelare i nostri diritti di proprietà intellettuale che a difesa dei consumatori nostri Clienti. Proseguiremo quindi la nostra battaglia con grande determinazione, intensificando i controlli online e off line e rafforzando le nostre azioni anche presso le Dogane”.