Risorge Salvatore Ferragamo in Borsa, dopo i conti del 2018 con l’utile in calo che avevano penalizzato il titolo, tra i peggiori tre del Ftse Mib nella seduta di martedì. All’indomani invece, dopo le indicazioni dell’Ad Micaela Le Divelec, la maison fiorentina arriva a guadagnare più del 5% e a metà mattinata avvicina i 19 euro per azione. Il mercato ha dunque apprezzato il fatto che la manager, alla guida di Ferragamo dalla scorsa estate, abbia indicato che la casa di moda cercherà di conquistare nuovi clienti soprattutto tra i più giovani, consolidando la base clienti di cui dispone, “che è un vero asset”, ma al tempo stesso strizzando l’occhio a un pubblico diverso, con una strategia “di riposizionamento del marchio”. La collezione Gancini, ad esempio, va in questa direzione e sta già riscuotendo riscuotendo successo, anche se Le Divelec non è ancora stata in grado di dare elementi più precisi sulla sua ricetta per il rilancio del gruppo, ma ha spiegato che si propone “di creare valore per la casa di moda con una strategia da definire giorno per giorno e che si focalizzerà sull’implementazione e sul fine tuning”, ossia – appunto – sui continui ritocchi. Inoltre “i margini di Ferragamo miglioreranno, nonostante un incremento dei costi” ha aggiunto in conference call il direttore finanziario, Alessandro Corsi, sottolinenando che “il trend generale di gennaio e febbraio è stato positivo’.
Per quanto riguarda i conti, martedì Salvatore Ferragamo ha annunciato di avere chiuso il bilancio 2018 con ricavi consolidati pari a 1,3 miliardi di euro, in calo del 3,3% a tassi di cambio correnti (-1,7% a cambi costanti), un Ebitda diminuito del 13,8% a 214 milioni, e un utile netto del periodo di 90 milioni, come detto in calo del 21,1%. Il cda proporrà un dividendo pari a euro 0,34 per azione ordinaria contro gli 0,38 euro del 2017. Gli analisti di Equita hanno tuttavia apprezzato l’andamento dell’Ebitda del quarto trimestre, migliorato del 7%, e soprattutto la capacità del gruppo di produrre cassa (anche la posizione finanziaria netta è salita a 169 milioni dai 127 di fine 2017). Gli esperti, tuttavia, continuano a raccomandare prudenza: hanno emesso un giudizio Hold, con target di prezzo a 17,2 euro, livello inferiore ai corsi di Borsa. Del resto, ha sottolineato Equita, le azioni quotano a premio: il rapporto tra prezzo e utili è attorno a 25 volte, contro le 21 volte del settore. Le valutazioni, comunque, secondo gli analisti “sono accettabili alla luce dell’opzione di accelerazione degli utili: +17% medio nel periodo 2019-20 contro il rialzo del 10% atteso per i concorrenti”.