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Fed, Yellen: “Il rialzo dei tassi arriverà presto”

La numero uno della Banca centrale americana davanti a una Commissione del Congresso: “Rinviare troppo la stretta monetaria può mettere a rischio la stabilità finanziaria” – Intanto, dagli Usa arrivano dati macro migliori dell attese.

La Federal Reserve alzerà i tassi d’interesse “relativamente presto, se i dati macroeconomici continueranno a mostrare progressi”. Lo ha ribadito oggi Janet Yellen, numero uno della Banca centrale americana, in un’anticipazione scritta diffusa prima dell’audizione davanti a una Commissione del Congresso, prevista alle 16 italiane. Secondo molti commentatori, la stretta monetaria potrebbe arrivare già con la prossima riunione della Fed, che si terrà il 13 e il 14 dicembre.

“Se il Fomc (il Comitato che decide sulla politica monetaria, ndr) dovesse rinviare un rialzo dei tassi per troppo tempo – ha aggiunto Yellen – potrebbe ritrovarsi a dover varare una stretta in maniera relativamente brusca per evitare che l’economia si surriscaldi rispetto agli obiettivi di lungo termine della Banca centrale”, ovvero quelli in materia di occupazione e inflazione. “Inoltre, tenere i tassi agli attuali livelli troppo a lungo potrebbe anche incoraggiare un’eccessiva assunzione di rischio e in ultima istanza minare la stabilità finanziaria”.

Del resto, la prospettiva di un rialzo dei tassi è rafforzata anche dai dati macroeconomici positivi arrivati oggi dagli Stati Uniti. Nella settimana chiusa il 12 novembre, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono diminuite di 19mila unità, a quota 235mila, mentre gli analisti avevano previsto un aumento a 255mila unità.

Quanto ai prezzi al consumo, a ottobre sono aumentati per il terzo mese consecutivo, registrando l’andamento migliore degli ultimi due anni. Il dato, comunicato dal dipartimento del Lavoro, è aumentato dello 0,4% rispetto al mese precedente, in linea con le attese degli analisti.

Infine, sul versante dell’attività edilizia, a ottobre l’indice che misura l’avvio di nuovi cantieri è salito su base annua del 25,5%, a 1,323 milioni, mentre gli analisti si attendevano un rialzo più contenuto, a 1,15 milioni. Il dato di agosto è stato rivisto al ribasso a 1,054 milioni (dagli 1,047 milioni di unità della prima stima). I cantieri per abitazioni unifamiliari, che escludono gli appartamenti e rappresentano quasi due terzi del mercato americano, sono saliti, toccando quota 869.000. Anche permessi per le costruzioni, che anticipano l’attività futura del settore edilizio, sono aumentati dello 0,3% a 1,229 milioni.

Nonostante tutto, Yellen ha sottolineato – con estrema prudenza – che il mercato del lavoro e l’economia americana hanno ancora “margini di miglioramento”, anche se la decisione di lasciare i tassi di interesse invariati durante la riunione del Fomc di novembre “non riflette una mancanza di fiducia” nelle prospettive di crescita degli Usa.

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