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Fed, tapering al via ma i tassi restano bassi e oggi parla la Bce

Di fronte all’impennata dell’inflazione, la Federal Reserve riduce gli acquisti di asset ma lascia invariati i tassi fino al 2022 inoltrato – Oggi tocca alla Bce – Wall Street vola e Apple sfiora i 3 mila miliardi di capitalizzazione – Exploit di Bper e Carige a Piazza Affari

Fed, tapering al via ma i tassi restano bassi e oggi parla la Bce

Signori, la musica è cambiata: “L’andamento attuale dell’economia e le previsioni future giustificano quest’evoluzione”. Così Jerome Powell ha seppellito la stagione dei tassi quasi zero e del denaro facile. La Federal Reserve ha infatti deciso il raddoppio del tapering rispetto alle indicazioni di un mese fa: gli acquisti sul mercato caleranno di 30 miliardi al mese per cessare del tutto a marzo.

VERSO TRE AUMENTI DEI TASSI USA NEL 2022

Nel 2022 ci saranno tre aumenti di un quarto di punto del costo del denaro. Viene cancellato il concetto della “transitorietà” dell’inflazione: i prezzi saliranno del 2,7% nel 2022 (dal 2,3% stimato in precedenza) e al 2,3% nel 2023 (da 2,2%), mentre la previsione per il 2024 è rimasta invariata al 2,1%, vicino al target.

Una bella inversione di tendenza, non c’è che dire. Ma, almeno per ora, la musica di Wall Street non è cambiata. Il Toro, anzi, ha aumentato l’andatura, al punto che Apple, con un rialzo del 2,85%, ha sfiorato i 3 mila miliardi di dollari di capitalizzazione, fermandosi a quota 2.940 miliardi.

CORRE IL NASDAQ, FUTURE IN RIALZO

Come spiegare la risposta di Wall Street? La svolta non è arrivata certo a sorpresa. Non solo. Il presidente Powell ha diffuso nella conferenza stampa ottimismo a piene mani, garantendo sia la tenuta della ripresa che l’aumento dell’occupazione. Intanto, il calo del petrolio fa sperare quantomeno in un rallentamento della corsa dei carburanti. O, più semplicemente, ci vorrà tempo perché il mercato si adegui ai nuovi fondamentali.

Il Nasdaq ha accelerato nell’ultima parte della seduta, chiudendo con un guadagno del 2,1%. S&P500 +1,6%. Dow Jones +1,1%.

Stamattina i future anticipano un avvio in rialzo delle borse dell’Europa.

TRANQUILLE LE OBBLIGAZIONI, IN FRENATA LE PIAZZE CINESI

Nessuna reazione palpabile alle decisioni della FED sui rendimenti dei governativi. Treasury decennale a 1,45%. BTP 10 anni a 0,91% con lo spread a 126 punti base. Bund tedesco -0,36%.

Nuovi problemi per l’immobiliare e le sanzioni Usa (inclusa nella black list anche la Djic, leader dei droni commerciali) frenano le piazze cinesi.

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è sceso nel corso della notte a seguito del riaffiorare di timori sulle relazioni tra Pechino e Washington Semiconductor Manufacturing International, il primo produttore cinese di chip è in calo del 2%, scende sui minimi degli ultimi due anni.

Giù anche l’Hang Seng di Hong Kong (-0,5%), penalizzato dalla componente tech. L’Hang Seng Tech (-1,4%), tocca un nuovo minimo di lungo periodo.

VOLA L’EXPORT DI TOKYO. NIKKEI +1,7%

Indice Nikkei di Tokyo +1,7%. Il Ministero delle Finanze ha comunicato stanotte che a novembre le esportazioni sono tornate a salire dopo cinque mesi: il rialzo anno su anno è stato del +20,5%, un incremento da ricondurre a prodotti della siderurgia e a macchinari per l’industria dei chip. Taiex di Taipei +0,6%.

IN CADUTA LA RUPIA, NUOVE CHIUSURE IN COREA DEL SUD

Kospi di Seul +0,2%. La Corea del Sud ritorna alle misure drastiche per contenere l’impennata di casi e di vittime del Covid-19. Il governo ha deciso di ridurre su scala nazionale a quattro il numero massimo di persone per le riunioni private e di reintrodurre il coprifuoco alle 21 negli orari di apertura di ristoranti e bar.

Il BSE Sensex di Mumbai è in rialzo dello 0,3%. La Rupia indiana scivola su nuovi minimi dal giugno 2020: il deficit commerciale del paese tocca il livello più alto da 30 anni e la variante omicron è una minaccia.

Il petrolio WTI stamane è in rialzo dello 0,9%, a 71,6 dollari.

EUROPA IN STAND BY ATTENDENDO BCE E BOE

Seduta all’insegna dell’incertezza per le Borse europee tra Scilla (aumento dei contagi da Omicron) e Cariddi (le decisioni della banca centrale Usa in arrivo alle 20, ora italiana). Oggi sarà una giornata campale per l’Europa delle banche. Oltre alle comunicazioni della Bce affidate alla conferenza stampa di Christine Lagarde, in mattinata parlano anche la banca centrale della Svizzera, la banca centrale della Norvegia e la banca centrale dell’Inghilterra.

Una nota particolare la merita anche la banca nazionale della Turchia: non è escluso un altro calo dei tassi, in controtendenza.

MILANO +0,41%, INFLAZIONE AL 3,7%

Lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata scende a 128 punti base (-1,49%), con il tasso del Btp che arretra a +0,91% (-0,37% per il Bund).

L’Istat ha rivisto al ribasso il dato sull’inflazione italiana di novembre al 3,7% (da 3,8%), comunque ai massimi da settembre 2008. Su base mensile si è registrato un aumento dello 0,6%.

Piazza Affari +0,41%, a 26.666 punti, è tra i pochi listini in verde. Contrastati gli altri listini europei: Francoforte +0,18%. Il cancelliere Olav Scholz, nel suo esordio al Parlamento, ha detto: “Ci aspettano circa 23 anni in cui dovremo e riusciremo a uscire dai combustibili fossili, in parole povere la più grande trasformazione dell’industria e dell’economia degli ultimi 100 anni”. Parigi +0,47%; Amsterdam -0,04%; Madrid -1,23%.

AVANZA IL LUSSO, SOFFRE L’ABBIGLIAMENTO CHEAP

Il colosso dell’abbigliamento Inditex (Zara e non solo) lascia sul terreno a Madrid il 5,22% dopo aver riportato margini lordi inferiori alle attese. Perde colpi anche la svedese H&M (-2,80%) dopo i conti trimestrali.

Bene il lusso a Parigi: Lvmh +1,5%, Hermés +2,5%. Da segnalare un report di Jefferies che si sofferma sull’impatto “significativo” delle criptovalute sull’andamento dei beni di lusso, a partire dalle opere d’arte.

Al contrario, sprofonda Carrefour (-5%) dopo la secca smentita di Auchan sulle trattative tra i due gruppi.

SCENDE LA CITY, BOJO ALLE CORDE

Londra -0,65%, in attesa delle decisioni sui tassi. La sterlina si indebolisce mentre nel Regno Unito si registra il record assoluto dei contagi dall’inizio della pandemia, 78.610, con altri 165 morti: le infezioni dalla nuova mutazione sono quasi raddoppiate, salendo da 4.671 a 10.017. Il governo è alle corde, indebolito dal fuoco amico del centinaio di deputati Tory che ieri alla Camera dei Comuni hanno votato contro le misure restrittive anti-Covid del suo piano B (comunque approvato grazie all’aiuto del Labour). I ricoveri per Covid sono aumentati del 10% a livello nazionale e di un terzo a Londra, in una settimana, spinti proprio dalla variante.

BANCHE SHOW: BPER PUNTA A CARIGE E POP. SONDRIO

Banche ancora in primo piano a Piazza Affari. Il titolo di testa tocca a Bper (+6,08%), in volo dopo l’offerta non vincolante per l’acquisto di Carige (+13,65%) avvicinandosi al prezzo di un euro per azione dell’Opa che l’istituto modenese dovrà lanciare per acquisire l’88,3% della banca oggi controllata dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd).

Sale anche Pop. Sondrio (+3,9%) per gli operatori è un altro tassello del piano di crescita di Bper e del suo azionista di riferimento, Unipol +1,3%. Debole il resto del comparto, compresi i Big Intesa (-1%) e Unicredit (-1,8%).

GENERALI, IL PIANO DONNET PIACE MA NON ENTUSIASMA

Si raffredda nel corso della seduta l’interesse per il piano Generali (+0,14%; in apertura un punto percentuale abbondante in salita). Il ceo Philippe Donnet, promosso a maggioranza dal cda (ma con il no di Caltagirone e l’assenza del rappresentante di Del Vecchio), ha presentato target più alti del previsto, nonché, a sorpresa, il primo buyback (500 milioni) da 15 anni.

RIFLETTORI SUL PIANO DIASORIN, CORRE RECORDATI

Da seguire il settore sanità. In fermento Diasorin (+2,4%) alla vigilia dell’Investor Day di domani. Equita Sim stima un fatturato in crescita a un tasso medio annuo (Cagr) del 5,2% e del 2,8% per l’Ebitda adjusted.

Fa ancora meglio Recordati (+2,6%).

CUCINELLI (+5,85%) STRACCIA LE PREVISIONI

Lo sprint del lusso a Parigi contagia Moncler (+2,6%) ed esalta Brunello Cucinelli (+5,85% dopo aver alzato la guidance 2021). Il re del cachemire ha annunciato ieri un miglioramento dei target relativi a fatturato (+30% rispetto al 2020), ebitda margin (circa 14%) e debito netto (35 milioni di euro contro 65 milioni) grazie allo stato di grazia del marchio nel quarto trimestre su tutti i mercati. Equiia, Mediobanca e Banca Akros hanno alzato le stime

OVS FA SBOOM (-7,6%): PRESE DI BENEFICIO DOPO I RECORD

La frenata dell’abbigliamento casual (Inditex e H&M) si è invece riflessa su Ovs, che perde il 7,6%%, scivolando sui prezzi dello scorso novembre, nonostante l’aumento della guidance. Il titolo patisce prese di beneficio, comprensibili visto che da inizio 2021 le azioni sono in rialzo del 150%.

SALGONO LE UTILITY. IN RALLY IGD

In rosso i petroliferi: Tenaris -1,1%, Saipem -1,6%, Eni -1,2%. Al contrario, avanzano le utility: Terna +1,6%, Enel + 1,1%. Continua il rally di Igd: +4,3% dopo la presentazione del piano industriale. Mattone record anche per Risanamento (+11,3%).

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