Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di riferimenti allo 0,50-0,75%, come previsto alla vigilia. Nel comunicato finale – oggi non era in programma la conferenza stampa della presidente Janet Yellen – la Banca centrale americana nota che l’inflazione «è salita negli ultimi trimestri» e arriverà intorno al 2% nel medio termine.
La Fed tuttavia si aspetta che le «condizioni economiche evolvano in modo tale da richiedere solamente rialzi graduali dei tassi», che «probabilmente resteranno, per un po’ di tempo, sotto i livelli che ci si aspetta prevalgano nel lungo termine». La Fed ribadisce che «la rotta dei tassi dipenderà dalle prospettive economiche» così come riflesse dai dati.
Le prime reazioni di analisti e investitori sono all’insegna della prudenza. L’impressione generale è che la Banca centrale non abbia dato indicazioni sui tempi del prossimo rialzo dei tassi d’interesse, dopo la stretta di un quarto di punto annunciata il 14 dicembre scorso. Reazione contenuta anche sul mercato valutario e su quello dei bond.