Il vicepresidente della Federal Reserve, Stanley Fischer, ha annunciato a sorpresa le proprie dimissioni. A decorrere dal 13 ottobre lascerà la carica e la poltrona nel Board della banca centrale americana.
L’annuncio è arrivato dallo stesso Fischer che in una lettera indirizzata al presidente Donald Trump, il 73enne ha motivato le sue dimissioni con “ragioni personali”.
Il mandato all’interno del Board della banca centrale del 73enne nominato da Barack Obama il 28 maggio 2014 doveva scadere il 31 gennaio 2020, mentre quello da vicepresidente sarebbe scaduto il 12 giugno 2018, tre mesi dopo quello di Janet Yellen.
Nella lettera Fischer ha dichiarato “di essere orgoglioso di aver reso più forte e più resiliente il sistema finanziario dopo la crisi finanziaria”. Non si può escludere che Fischer abbia deciso le dimissioni anche perchè amareggiato dal pericolo di smontare le regole contro la speculazione selvaggia di Wall Street come il presidente Trump vorrebbe fare e contro il cui proposito Fischer si era apertamente pronunciato.