Alleluia. L’onda dell’inflazione Usa comincia la ritirata. A luglio i prezzi al consumo sono saliti dell’8,5% dal 9,1% precedente. Decisivo, al solito, il calo del prezzo della benzina, sceso in molti Stati sotto i 4 dollari al gallone, il “prezzo giusto” agli occhi dei consumatori, una preziosa vittoria per il presidente Biden ed i democratici che tornano a sperare in una rimonta contro Donald Trump bersagliato dall’Fbi. Il dato ha fatto esplodere Wall Street: il Nasdaq, in ascesa del 20% dai minimi di giugno, è uscito dall’area Orso, si torna a sperare in una Fed meno severa, che si accontenterà di un rialzo dei tassi di mezzo punto a settembre e niente più.
Evans (Fed Chicago): tassi al 3,5% a fine anno
Non fateci conto, replicano Charlie Evans e Neel Kashkari, due governatori della Fed che hanno già ribadito che la stretta non verrà allentata. Anzi, i dati dimostrano che l’economia Usa cresce e può sostenere nuovi aumenti: fino al 3,5 % entro dicembre, al 4% l’anno prossimo secondo Evans. Per ora, insomma, squadra che vince non si cambia.
Giappone: oltre dieci milioni di yen a testa il debito
- I listini asiatici hanno accolto con grande soddisfazione il dato Usa. Tokyo, Sidney, Hong Kong e Seul chiudono con rial colloca un bondzi tra 1,2-1,5%. Più caute le Borse cinesi: in diverse città sono scattati nuovi lockdown legati al Covid.
- Continua a crescere il debito pubblico giapponese che ha toccato l’astronomica cifra di 9,43 trillioni di dollari, ovvero 1.255,19 trillioni di yen. Ogni giapponese ha sulle spalle 10 milioni di yen di debito.
Facebook colloca un bond, vola Walt Disney
- Volano i mercati americani: Dow Jones+1,63%, S&P 500 +2,13%. Il Nasdaq sale del 2,89%.
- Corrono le blue chips di ogni tipo, dalle banche (Goldman Sachs +3%) ai Big della tecnologia.
- In grande evidenza Meta +5,8% che ha chiuso con successo il collocamento del suo primo bond (10 miliardi di dollari).
- Nel dopo Borsa boom di Walt Disney +6%, grazie ai conti record ed all’aumento dei sottoscrittori (14,4 milioni) della sua piattaforma.
Italia, il carrello della spesa ai massimi dal 1984
- Meno euforica mercoledì l’Eurozona. Rallenta l’inflazione sia in Italia che in Germania, ma il “carrello della spesa” nel Bel Paese tocca il massimo dal 1984. E si aggrava, per mancanza d’acqua, la crisi di Reno e Danubio, i due grandi polmoni del commercio tedesco.
- La Russia ha riaperto i rubinetti dell’oleodotto di Druzhba che serve l’Europa centrale.
- Milano chiude a + 0,95%, spread a 211 punti. Oggi è in programma l’asta dei titoli a medio-lungo termine.
- In calo il petrolio: Brent a 97,05 (-0,4%) e Wti a 91,58 dollari.
- Il rendimento del Treasury a 10 anni si attesta al 2,77%, Bund tedesco a 0,88%, Btp a 2,97%.
- Il cross Euro/Dollaro è piatto a 1,028, -0,17%.