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Fed e euro forte: Borse europee in rosso

I mercati europei si muovono in deciso ribasso dopo la decisione della Fed di non toccare i tassi di interesse. Milano cede ben il 2,28% alle 12,40 e comunque è in buona compagnia: Francoforte -2,18%e Parigi -2,06%. Limita il rosso a -0,73% Londra. 
La decisione della Fed, se da un lato lascia ancora aperti i rubinetti della liquidità, dall’altro riaccende l’incertezza e la volatilità sui mercati e getta preoccupazione sugli sviluppi della congiuntura internazionale, legati soprattutto alle difficoltà di Cina ed emergenti. Wall Street ieri ha così reagito nervosa per poi chiudere in territorio negativo e Tokyo questa mattina ha terminato le contrattazioni in calo dell’1,96%.

La decisione ha invece spinto le Borse emergenti, su cui si allenta la pressione della fuga di capitali che l’aumento dei tassi di interesse negli Usa inevitabilmente innesca. Shanghai ha chiuso a +0,4% e Shenzhen a +1,3%.

Pochi i dati macroeconomici attesi nel pomeriggio. Sul fronte Usa il mercato guarda all’indice anticipatore di agosto.Per quanto riguarda l’Europa, in mattinata Eurostar ha diffuso il dato sul surplus delle partite correnti della Ue che è calato a 12 miliardi di euro rispetto a 14,6 miliardi a giugno. Un anno prima il surplus era a quota 4,6 miliardi. Il petrolio Wti cede lo 0,17% a 46,82 dollari al barile, il cambio euro dollaro sale ancora dello 0,14% a 1,1451 dopo il rafforzamento innescato dalla decisione della Fed che l’ha portato sopra  a quota 1,14. Balza l’oro, +1,74%  a 1.136,40 dollari l’oncia.

In Italia cala la cassa integrazione: l’ISTAT ha comunicato che ad agosto sono state autorizzate complessivamente 39,3 milioni di ore di cassa integrazione guadagni, con una diminuzione del 41,7% rispetto ad agosto 2014, mese nel quale erano state autorizzate 67,5 milioni di ore.
 
A piazza Affari le vendite colpiscono tutte le blue chip. Unico titolo che tenta di resistere oscillando attorno alla parità è Ansaldo Sts +0,05% sulle indiscrezioni di stampa che vedrebbero avvicinarsi l’ora della giapponese Hitachi. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, infatti, è arrivato anche il via libera del governo francese, ultimo tassello importante del complesso iter autorizzativo che porterà al lancio concreto dell’operazione. In fondo al Ftse Mib le vendite colpiscono soprattutto Moncler -3,69%, Prysmian -3,67%, Azimut -3,34%, Banco popolare -3,20% e Ferragamo -2,97%.

Tra i titoli più piccoli in evidenza Pierrel che balza dell’19% passando in asta di volatilità. A spingere il titolo è il via libera della Food and Drug Administration (Fda) americana alla vendita negli Stati Uniti dei “Goccles” (Glasses for Oral Cancer – Curing Light Exposed – Screening), occhiali per lo screening precoce delle lesioni precancerose del cavo orale, di proprietà di Pierrel.

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